L’Oltrepò Pavese è terra di grandi vini: la culla di denominazioni intense, classici del vino italiano che riescono sempre a stupire. Il Riesling DOC non sfugge a questa regola di qualità e fascino: eppure è un vino ancora poco diffuso. Scopri 5 fatti poco noti su questo bianco intrigante, e preparati a sorseggiarlo per innamorartene perdutamente!
5 curiosità sul Riesling
1 – Un nome… selvatico
Sembra che all’origine del nome di questo vitigno possa esserci l’espressione tedesca Reissende Tiere (Animali Selvatici). Perché? Per sottolineare il legame con antichi vitigni selvatici, in seguito addomesticati.
2 – Un bianco giovane
La diffusione del Riesling in Italia è tutto sommato recente: ha iniziato a raggiungere il tavolo degli appassionati a partire dalla fine dell’Ottocento, primi anni del Novecento. Non una vera e propria novità per la viticoltura, ma certo un giovincello rispetto ad altri più noti e antichi.
3 – Non ama essere comodo
Per una buona crescita delle viti, il Riesling prediligi terreni dal microclima fresco (anche freddo!) e dal suolo sassoso. Insomma, non ama certo le comodità!
4 – Chardonnay VS Riesling
Se in Francia lo Chardonnay è per certi versi il bianco per antonomasia, sia per una diffusione capillare sul territorio, sia per la produzione di vini di riconosciuta qualità, il Riesling è il bianco più diffuso in Germania. Versatile e di ampio spettro aromatico, dà origine a vini tanto diversi quanto espressivi. Un vero gioiello!
5 – Un bianco dalle caratteristiche uniche
Oltre a un profilo aromatico ampio e compiuto, il Riesling ha un asso nella manica che lo rende unico nel panorama dei bianchi: sopporta molto bene l’invecchiamento, riuscendo nel tempo a evolvere e a regalare sensazioni, sentori e sapori dinamici e mutevoli. Il Riesling è un vino sempre nuovo, sempre capace di stupire!