Se Italia, Francia e Spagna rappresentano la triade dei più importanti Paesi produttori ed esportatori di vini nel mondo, sono numerose le realtà che stanno emergendo, alla conquista del mercato enologico. Tra queste c’è l’Argentina: grazie all’ottimo clima, ai terreni favorevoli e alle buone altitudini, questo Paese sta riuscendo negli ultimi anni a ritagliarsi uno spazio di rilievo nel mondo wine, con un’offerta interessante che abbraccia sia i rossi che i bianchi.
Ecco una semplice guida ai migliori vini argentini, con gli immancabili consigli di abbinamento di Giordano Vini!
Migliori vini rossi argentini e abbinamenti
Zona eccellente sia per i bianchi che per i rossi, la produzione vinicola argentina si concentra soprattutto su questi ultimi, che devono le proprie manifestazioni più interessanti all’introduzione dell’uva spagnola Malbec. Nel Paese trovano però spazio anche altre varietà internazionali, tra cui il Cabernet Sauvignon, il Syrah e il Merlot.
"Hey Malbec!" Malbec
Emblema dell’enologia locale, il Malbec è la varietà a bacca rossa da cui vale la pena iniziare se si desidera conoscere più da vicino i vini rossi argentini. Lo si può fare partendo da un calice di "Hey Malbec!" Malbec, prodotto nella regione di Luján de Cuyo.
Nelle note di questo vino si possono scorgere le caratteristiche che fanno dell’Argentina una grande protagonista dell’enologia internazionale: grinta e intensità organolettica, complessità e struttura.
L’esame olfattivo rivela note morbide di frutti neri e spezie, come il pepe, mentre al palato i tannini si fanno sentire, ma senza compromettere la piacevolezza dell’assaggio. Il carattere deciso si può intuire fin dal colore: un rosso così scuro che sembra quasi sfociare nel nero. Ottimo con piatti di carne e selvaggina di vario tipo, questo vino rosso argentino è il compagno eccellente di grigliate e bistecche, tanto di manzo quanto di maiale, mentre non disdegna anche le ricette speziate di molte tradizioni etniche.
“Andeluna 1300" Cabernet Sauvignon
Tra i vitigni internazionali più diffusi nel Paese, spicca il Cabernet Sauvignon, prodotto in molte regioni dell’Argentina, dando vita a vini eccellenti, come l’“Andeluna 1300" Cabernet Sauvignon, prodotto tra la zona di Mendoza e la valle de Uco.
La sua carica organolettica elegante e ammaliante non è frutto del caso, ma di una coltivazione ad alta quota che raggiunge i 1300 m.s.l.m. e che fa confluire nell’uva profumi intensi che ricordano soprattutto le spezie, dai fiori di garofano al pepe bianco, con un accenno particolare di peperone rosso tipico di questa varietà. Al palato i tannini sono equilibrati e gradevoli, accolti da sentori speziati che si ripropongono anche all’assaggio. Per abbinare questo vino basta poco: un aperitivo sfizioso a base di formaggi stagionati, come del pecorino romano o sardo, del grana o del parmigiano, oppure un gorgonzola DOP dai sentori leggermente piccanti.
Il meglio dei vini bianchi argentini e abbinamenti consigliati
Come nel caso dei rossi, anche l’enologia in bianco dell’Argentina è caratterizzata in larga parte dai vitigni internazionali. Tra tutte le varietà coltivate, tuttavia, si fa notare per vivacità e freschezza anche il Torrontés, uno dei pochi autoctoni.
"Tierra Telteca" Torrontés
Immancabile nella selezione dei vini argentini da provare almeno una volta nella vita, il "Tierra Telteca" Torrontés, prodotto a Mendoza, stupisce grazie ai suoi profumi agrumati e floreali, che solleticano l’olfatto con una soavità che si ripropone all’assaggio, pur senza rinunciare a un’identità audace che non lascia indifferente chi lo assaggia.
Il sorso leggero, fruttato e leggermente acidulo di questo vino bianco argentino dà vita ad abbinamenti eccellenti con ingredienti basilari della tradizione gastronomica italiana, come la mozzarella di bufala, saporita e leggermente grassa sul palato, e i pomodori. Risulta ottimo, dunque, con una gustosa caprese o con un’insalata di pasta fredda che include questi ingredienti.
"Andeluna 1300" Torrontes
Altro risultato imperdibile della vinificazione del Torrontès è l’"Andeluna 1300" Torrontes, un vino elegante tanto alla vista, quanto all’assaggio. Nel calice sfoggia un colore giallo paglierino dai riflessi che sembrano quasi argentati, mentre all’olfatto fa dei profumi di gelsomino, fiori d’arancio, pesca e pera i propri punti di forza.
Un perfetto abbinamento tra il cibo e questo vino argentino? Un menù interamente dedicato al pesce, a partire da un antipasto a base di polpette, frittura e finger food vari, a filetti di salmone in crosta, risotto agli scampi o spaghetti allo scoglio.
Il vino in Argentina: storia, terroir e vitigni
Una guida ai vini argentini non sarebbe del tutto completa senza una rapida panoramica sul suo terroir, le cui caratteristiche invogliarono i coloni spagnoli a importare qui le prime viti europee, nel XVI secolo, per l'utilizzo durante le funzioni religiose.
La varietà spagnola che prese piede sul territorio fu la Criolla, che fu sottoposta a incroci e diede vita ai primi vitigni argentini autoctoni, tra cui l’importante Torrontés.
La storia dell’enologia argentina non conobbe la giusta spinta se non in corrispondenza del declino dell’impero spagnolo, all’inizio del XIX secolo, con l’introduzione di nuove tecniche e varietà (soprattutto quelle francesi), mentre i primi tentativi commerciali furono fatti durante gli anni ‘90.
Il territorio argentino è caratterizzato generalmente da un clima caldo e asciutto, di tipo desertico, che rappresenta una sfida, ma protegge le piante da molti parassiti. Le alte temperature, le notevoli altitudini e i terreni non troppo ricchi dal punto di vista della composizione, permettono inoltre alle uve di sviluppare un profilo organolettico potente e sfaccettato.
Questi tratti generici possono però variare in base alle regioni. Le più rilevanti sono:
- Mendoza: situata vicino alle Ande argentine, è la regione vinicola più importante del Paese, caratterizzata da un clima caldo e arido e da altitudini che vanno dai 600 ai 1100 m.s.l.m. La presenza delle montagne protegge la zona dall’umidità proveniente dal Pacifico. La composizione del terreno è variegata, prevalentemente di origine alluvionale.
Qui vengono coltivati soprattutto rossi come Malbec e Cabernet Sauvignon, e bianchi come Sémillon e Chardonnay.
- San Juan: protetta dalle Ande, questa regione è la seconda più grande del Paese, situata a nord-ovest. A livello climatico è caratterizzata da giornate molto asciutte, seguite da notti fresche. I suoli sono ricchi di argilla, sabbia e limo, mentre le altitudini si mantengono sui 700-800 m.s.l.m.
Le varietà più diffuse sono quelle internazionali, prevalentemente Syrah, Malbec, Cabernet Sauvignon, Merlot, Sauvignon Blanc e Malbec.
- Salta: caratterizzata da altitudini notevoli dove le viti continuano a essere coltivate (fino a 3000 m.s.l.m.), questa zona settentrionale dell’Argentina spazia dalle temperature desertiche alle notti fredde, ed è caratterizzata da un suolo sabbioso e dalla buona capacità drenante.
Trovano casa qui il Malbec, il Cabernet Sauvignon e il Torrontés.
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