Arneis Langhe DOC: il versatile vino bianco piemontese

Curiosità, caratteristiche e abbinamenti di un grande vino bianco

Arneis Langhe DOC: il versatile vino bianco piemontese

Data Pubblicazione: 26/04/2023

Non è insolito che vini scarsamente considerati godano di una tardiva rivalutazione, merito di rinnovati processi produttivi o semplicemente di una maggiore diffusione sul territorio. È il caso del vino bianco piemontese Arneis Langhe DOC. Autoctono del Piemonte, ma un tempo considerato vitigno dalla resa non ottimale, questo vino locale è riuscito a conquistarsi negli ultimi decenni una più clemente considerazione, arrivando a eguagliare per pregio il collega Nebbiolo.

 

Arneis Langhe DOC: storia e curiosità di un vino rivalutato

 

La storia dell’Arneis Langhe DOC non sarebbe mai stata scritta senza quella del suo “fratello” più anziano: l’Arneis Roero DOCG. Diffuso nella regione del Roero già nel 1500, per secoli questo vitigno piemontese autoctono non godette di una buona fama. La causa era probabilmente da attribuire alla sua difficile coltivazione e alla scarsa resa delle uve, diffuse nelle zone più complesse del Piemonte, tra ripide colline frastagliate e macchie boschive. L’invasione della fillossera e il suo effetto distruttivo sulle piante non migliorarono la situazione e portarono al graduale abbandono del vitigno, a favore di varietà più pregiate e produttive, come la Favorita o il Nebbiolo.

La svolta avvenne però nel 1967, quando l’attenzione dei viticoltori e degli appassionati tornò a focalizzarsi su questo vino. Il merito è dell’enologo Alfredo Currado, che decise di rivalutare il vitigno acquistando gli esemplari rimasti dai parrocchiani locali. Questo potrebbe dunque essere considerato l’anno zero per il Roero, che grazie a una nuova vinificazione tornò a diffondersi sul territorio e a conquistare il prestigio che meritava.

A questa seguirono molte altre conquiste: l’ottenimento della denominazione DOC nel 1989 (che divenne DOCG nel 2004) e la nascita di un’altra variante locale: il vino bianco piemontese Arneis Langhe DOC.

In molti si sono interrogati sul nome di questo vino (comparso ufficialmente nel 1810 nell’inventario di una cantina), con esiti differenti. Da un lato esso potrebbe derivare dalla zona collinare del Bric Renesio, di proprietà del signore Crispino di Arneis, ma l’ipotesi più diffusa scava nel dialetto cuneese, per il quale il termine Arneis significa “birichino” a causa del carattere ostico delle sue vigne.

 

Da un particolare terroir, un vino fruttato ed elegante

 

vigneto piemonte langhe

 

Per molto tempo i vitigni Arneis sono stati coltivati per produrre vini prevalentemente dolci, ma con la sua rivalutazione negli ultimi decenni questa varietà ha dato vita a un vino bianco secco eccellente.

Il suo carattere non sarebbe quello che è senza l’impronta del particolare terroir del Roero e delle Langhe, entrambe zone geologicamente piuttosto giovani, nate dall’emersione dei fondali marini. La zona di produzione dell’Arneis Langhe DOC - composta da numerosi comuni in provincia di Cuneo - è caratterizzata da un suolo dalla buona permeabilità, prevalentemente sabbioso, con calcare e gesso in alcune aree. A questa particolare composizione si deve il discreto livello di acidità, la freschezza, ma anche i toni minerali tipici di questo vino.

Per rispettare i rigidi standard dettati dal disciplinare, i vitigni di Arneis Langhe DOC devono appartenere per almeno l’85% alla varietà Arneis, mentre le restanti uve possono appartenere alle varietà bianche locali.

Nel bicchiere, l’Arneis sfoggia un colore giallo paglierino con sfumature verdognole, mentre conquista il naso con il suo aroma caratteristico, che ricorda i frutti bianchi, prevalentemente la pera matura, ma con un leggero sentore legnoso.

Il suo recente pregio tra i vini bianchi viene però confermato al primo sorso, che ripropone i toni fruttati, una buona permanenza e un lieve sentore amarognolo finale, che ricorda la mandorla. Morbido, leggermente acidulo e fresco: un vino secco che può essere accompagnato tanto ai piatti della tradizione piemontese, quanto a ricette moderne di terra e di mare.

 

Tipologie e abbinamenti del vino bianco piemontese Arneis Langhe DOC

 

Le caratteristiche dell’Arneis Langhe DOC - la freschezza, le note aromatiche e la piacevolezza al palato lo rendono piuttosto versatile per quanto concerne gli accostamenti gastronomici, a partire dall’aperitivo fino al dessert.

Nella sua versione ferma, più secca e acidula, questo vino piemontese è ottimo per aperitivi e antipasti locali, come taglieri di formaggi (meglio se freschi o a media stagionatura) e fritti. Il vino bianco piemontese Arneis Langhe DOC si abbina bene anche ai prodotti di mare, preparati secondo metodi diversi: carpaccio di pesce e altri crudi di mare, frittura, pesce al cartoccio oppure polpo alla griglia, immancabile nelle cene estive all’aperto.

L’Arneis Langhe DOC non disdegna però anche abbinamenti con piatti di terra, come carne bianca, paste o risotti, nonché insalate, zuppe e verdure alla griglia.

Per esaltare la sua vera anima piemontese è possibile affiancarlo a piatti a base di tartufo locale, la cui particolare sapidità viene esaltata dal carattere grintoso di questo vino.

Menzione d’onore anche all’Arneis DOC Passito, caratterizzato da un colore giallo ambrato e da note spiccatamente più dolci rispetto alla variante secca, ottenute grazie a un affinamento di minimo 10 mesi. L’accostamento perfetto? Torte, dolci della tradizione piemontese, crostate di frutta, biscotti, pasticcini e tutto ciò che può chiudere con dolcezza un pasto.

Un vino dai mille volti dunque, compagno ideale di grigliate estive e raffinati pranzi al ristorante, per secoli ignorato e coltivato con grande fatica, ma ora protagonista di un’importante e meritata rivalutazione enogastronomica.

 

 

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