La Bonarda dell’Oltrepò Pavese è un vino rosso prodotto in Lombardia, la cui eccellenza è riconosciuta sin dall’antichità e che è ancora oggi apprezzato per la sua facile beva e le sue caratteristiche peculiari, frutto dalle favorevoli condizioni pedoclimatiche e della consolidata tradizione vitivinicola della regione.
Storia e zona di produzione del Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC
L’Oltrepò Pavese è una ampia zona collinare dove la vite è coltivata da tempi immemori, tanto che lo storico, geografo e filosofo della Grecia Antica Strabone nel I sec a.C. colloca qui l’invenzione della botte. La posizione strategica dell’Oltrepò Pavese fa di quest’area il punto di incontro tra quattro regioni, Lombardia, Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna, rendendo questa zona estremamente ricca di diverse culture e tradizioni perfettamente integrate tra loro.
Nel XVI secolo, Andrea Bacci, un medico, filosofo e naturalista, descriveva i vini di questa zona come “eccellentissimi”, mentre più tardi, nel 1884, l’Oltrepò Pavese vantava ben 225 vitigni autoctoni. Purtroppo, a seguito dell’epidemia fillossera che colpì le viti, il numero di vitigni si ridusse a solo una dozzina, portando i produttori a coltivare maggiormente il vitigno Barbera, maggiormente costante e produttivo della Croatina. Bisogna attendere la fine degli anni ‘60 del 1900 perché i produttori di vino comprendano appieno le potenzialità della Croatina, che oggi è il vitigno maggiormente diffuso dell’area e che è alla base della denominazione, ottenuta nel 2010, del Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC.
Curiosità sul vino Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC
Sapevi che il nome Bonarda sembra derivi da “bono” e “hard” che in longobardo significa “coraggioso e forte”? È anche curioso conoscere l’etimologia del vitigno Croatina che deriva da “croatta” ovvero cravatta, ad indicare come questo vino venisse degustato durante le occasioni importanti.
Infine, è importante distinguere la Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC, prodotta a partire da uve Croatina, dal vino piemontese che nasce da uve Bonarda: sono due vini distinti.
Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC: caratteristiche organolettiche e abbinamenti
Per poter apprezzare al meglio i vini è fondamentale conoscerne le caratteristiche e i giusti abbinamenti, per una esperienza enogastronomica di alto livello. Il disciplinare di produzione della Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC prevede due tipologie di vini, nella versione ferma e frizzante ottenuti per minimo l’85% da uve Croatina e per il restante 15% da altri vitigni a bacca nera della regione come Barbera, Vespolina e Uva Rara. Ciò che rende il Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC tanto apprezzato è la sua struttura leggera e il basso contenuto di tannini, che lo rendono un vino beverino e dal corpo, dall’acidità e dall’alcolicità equilibrati. Il colore è rosso rubino e al naso questo vino presenta intensità e complessità olfattiva, con sentori fruttati e speziati. La Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC Etichetta Oro, per esempio, con il suo sapore rotondo e vellutato, è un vino a tutto pasto che eccelle in abbinamento a salumi, minestre, antipasti, formaggi, carne di maiale e alla griglia. Un abbinamento particolarmente vincente è quello con la lasagna, il risotto con la salsiccia, il bollito misto e il cotechino.
Ora che sai tutto quello che c’è da sapere sul vino Bonarda dell’Oltrepò Pavese, affidati ai consigli di Giordano Vini per esperienze enogastronomiche senza precedenti!