Non serve diventare esperti sommelier per apprezzare un buon vino: tutto quello che devi fare è leggere le nostre semplici indicazioni e dedicare tempo agli assaggi. Solo con l’esperienza infatti riuscirai ad allenare il gusto: affinando la percezione cogliere sfumature prima sfuggenti sarà semplicissimo!
Le condizioni ideali per una perfetta degustazione
Alcune indicazioni per prepararsi al meglio alla degustazione.
Quanto è facile distrarsi, anche quando facciamo quello che più ci piace? Eliminare ogni fonte di distrazione è un ottimo modo per non perdersi nulla delle nostre passioni, vino compreso. Per una degustazione perfetta scegli un ambiente il più possibile neutro, silenzioso ed essenziale. Le sale utilizzate di solito per le degustazioni sono bianche: anche il colore di sfondo infatti può andare a influenzare la percezione! Comunque non stiamo obbligando nessuno a tinteggiare casa: trova un’accettabile compromesso e andrà più che bene!
Un ulteriore consiglio: non utilizzare profumi, creme o prodotti che abbiamo odori intensi. Andrebbero inevitabilmente a compromettere la percezione di alcune preziose essenze del vino. Per la stessa ragione meglio non fare una degustazione dopo un pranzo di nozze, né dopo aver fatto una scorpacciata di aglio e cipolle!
Scegli infine bicchieri di vetro o cristallo adatti al tipo di vino che intendi assaggiare.
La degustazione
Prendi un taccuino o un quaderno: annota i vini che andrai a degustare, e accanto a ciascuno di essi scrivi quali impressioni suscitano in te. Dividi per categorie le sensazioni: visive, olfattive e gustative.
Prima fase, lo sguardo
Vera il vino nel bicchiere, riempiendolo al massimo per un terzo. Il primo incontro è con lo sguardo: osserva il colore, l’effetto della luce sulla superficie, le increspature. Agita il vino nella coppa del bicchiere: sulle pareti interne si formeranno archetti (anche detti lacrime), linee curve più o meno pronunciate secondo la viscosità del vino: se vedrai molti archetti, è probabile che il vino abbia una spiccata gradazione alcolica. Anche le tracce del vino sul bicchiere sono elementi da considerare durante la degustazione: il vino è un’esperienza dei sensi, un’esperienza che inizia dallo sguardo.
Osserva il colore di un Ferdinando 1°: il rosso vira al viola, i riflessi sono inattesi e misteriosi, arricchiti dall'invecchiamento in cantina secondo le regole delle tradizione. Un buon vino fin dalla prima occhiata!
Seconda fase, i profumi
Avvicina il naso al bicchiere e, dopo aver agitato leggermente il vino, inspira per accoglierne il profumo. Cerca di identificare i sentori: i vini custodiscono moltissime suggestioni! Un piccolo trucco per distinguere più facilmente i profumi? Chiudi gli occhi.
Per rendere più semplice la degustazione, prova a utilizzare questa semplice catalogazione: aromi fruttati, floreali, terrosi, di spezie o da invecchiamento. I profumi che cogli in un bianco richiamano note di pesca e gelsomino? Annotali tra gli aromi fruttati e floreali. Un rosso importante profuma di tabacco, o di cuoio? Inserisci questo aroma tra quelli da invecchiamento. La tua personalissima scheda di degustazione sta prendendo forma!
Scopri i profumi intensi e fruttati di un '900 Gran Giordano: si distinguono nette le suggestioni di agrumi, delicate e avvolgenti. Gli altri sentori? Scoprili al prossimo brindisi!
Terza fase, il gusto
Non ti trovi in un ambiente professionale, quindi la sputacchiera non serve: degusta uno o due vini per sessione, per un'esperienza più appagante e serena!
Dopo vista e olfatto, è il turno del re della degustazione, il gusto. Bevi un sorso e trattienilo in bocca: sapore e profumo ti consegneranno il quadro finale di quanto il vino ha da offrire. Prima di lasciarti rapire dal piacere dell’assaggio, soppesa le sensazioni fisiche del vino: è morbido, secco, pesante o leggero? Identifica il corpo del vino, la sua struttura e quali emozioni suscita: il vino ha un proprio peso, un carattere fisico.
Dopo aver preso nota delle impressioni dovute al corpo, passa ad analizzare il gusto. Quali aromi ricorda? Rileggi la classificazione dei profumi e applicala all’assaggio. È davvero stupefacente la gamma di impressioni che un vino può suscitare: è sufficiente dedicare all’assaggio il giusto tempo, un pizzico di concentrazione e lasciarsi trasportare dai sensi. Scrivi quello che il vino ti comunica: realizza una scheda di degustazione dei tuoi vini.
Perché non iniziare con un maestoso Barbaresco DOCG 2011 Riserva? Ammalia grazie a un colore rosso delicato, impreziosito da striature arancio dovute al prolungato invecchiamento. Il conturbante profumo evoca spezie e frutti rossi, e anticipa un primo assaggio che lascia piacevoli sensazioni prolungate. Invita i tuoi amici a vivere l’esperienza di una degustazione fatta in casa e poi confronta con loro ciò che avete provato. Sarà sbalorditivo notare quante diverse suggestioni avrete colto!