I migliori vini da abbinare alla cucina cinese

Sapori speziati da accostare a bianchi, rossi e rosati italiani. Ma attenzione al piccante!

I migliori vini da abbinare alla cucina cinese

Data Pubblicazione: 18/09/2024

Nel settore gastronomico esistono elementi che si ritiene sia meglio non mescolare tra loro: pesce e formaggio, carbonara e panna, ananas e pizza. Per alcuni wine lovers anche vino e cucina cinese vivono su due pianeti diversi, a causa dei tratti distintivi di quest’ultima: texture untuosa, sapori intensi e un massiccio uso di spezie (zenzero, peperoncino, cumino, aglio, e una miscela composta da pepe Sichuan, semi di finocchio, anice stellato, chiodi di garofano e cannella cinese).

Di fronte a questa complessità organolettica, l’abbinamento tra vino e cucina cinese e davvero possibile? Ecco una guida per scoprirlo!

 

Vino e cucina cinese: le regole generali

 

Quando si cerca di creare un abbinamento equilibrato tra cibo e vino e ci si trova ad avere a che fare con ingredienti difficili da accostare, farsi guidare dal gusto personale può portare a dei veri e propri disastri sensoriali. Ecco perché per scegliere i migliori vini per la cucina cinese è fondamentale selezionare prodotti con queste caratteristiche:

 

  • Aromaticità: i sapori speziati tipici della cucina cinese richiedono vini dalla buona componente aromatica, ossia caratterizzati da profumi intensi che ricordano il vitigno di appartenenza. Un vino aromatico ha la capacità di affiancarsi a piatti dalla grande intensità, esaltandone i sentori senza esserne oscurato.
  • Acidità: quelli caratterizzati da una buona componente acida, sono i migliori vini da abbinare a piatti cinesi, caratterizzati da fritture e da condimenti piuttosto grassi. Un vino che presenta questi tratti (in genere bianchi o bollicine) aiuta a sgrassare il palato dalle texture più untuose e a conferire un senso di freschezza alla degustazione.
  • Bassa gradazione alcolica: i piatti speziati o piccanti non vanno d’accordo con i vini dall’alta gradazione alcolica, che amplificano troppo l’intensità dei sapori e la piccantezza, appesantendo il palato con note poco bilanciate o addirittura sgradevoli.
  • Struttura contenuta: lo stesso discorso vale per i vini dalla struttura importante e dall’alto livello di tannini (responsabili della corposità e del retrogusto astringente), adatti ai piatti intensi, ma non a quelli molto speziati o piccanti.

 

Jiaozi, baozi e vino: ecco quali bottiglie stappare

 

Non è insolito per un occidentale confondere tra loro jiaozi e baozi, in parte per l’assonanza tra i due nomi, in parte per il loro aspetto simile. Si tratta tuttavia di due preparazioni distinte, tipiche della tradizione gastronomica cinese e oggi estremamente diffuse anche nei ristoranti etnici del resto del mondo.

 

Jiaozi, i tipici ravioli cinesi

 

 I jiaozi - noti anche con il nome internazionale di dumplings - sono dei ravioli solitamente cotti al vapore o alla piastra, realizzati farcendo e ripiegando dei dischi di sfoglia. Una leggenda racconta che nacquero attorno al II-III secolo a.C., quando un medico locale decise di somministrarli al popolo per combattere un’epidemia influenzale (e pare che funzionò!). Immancabili come antipasto nei ristoranti etnici, i jiaozi esistono in un’infinità incredibile di varianti, ma le versioni più diffuse presentano una farcitura di carne di maiale speziata o verdure.

Tra i migliori vini da abbinare ai ravioli cinesi spicca il Pinot Grigio Delle Venezie DOC è l’esempio perfetto: questo bianco dalla buona aromaticità ha tutte le carte in regola per sostenere i sapori decisi di questi fagottini gustosi, tra cui un bouquet di frutta tropicale, mela verde e fiori e un retrogusto leggermente ammandorlato, che rende la degustazione più complessa e intrigante.

 

Baozi, fagottini morbidi e gustosi

 

Simili per forma e realizzazione sono i baozi, che tuttavia possono essere paragonati più a dei panini farciti, che a dei ravioli. Anche la loro nascita è legata a una leggenda: si dice che furono ideati come pasto sostanzioso e facile da consumare per i soldati in viaggio. Si dice inoltre che furono creati a forma di testa umana, per far fronte a una credenza religiosa locale. Nel superare un fiume, infatti, gli eserciti avrebbero dovuto sacrificare 49 uomini, ma riuscirono ad aggirare il problema gettando nell’acqua lo stesso numero di panini dall’aspetto antropomorfo.

La somiglianza con i jiaozi si riscontra anche nell’enorme varietà di farciture (anche dolci), tra le quali le più apprezzate sono quelle a base di carne di maiale, verdure e gamberi, il tutto ovviamente condito da abbondanti spezie. Il vino ideale per tenere testa a questo tripudio di sapori è ancora un bianco, un Riesling Oltrepò Pavese DOC, fresco e profumato, caratterizzato da un colore giallo paglierino tendente al verde e da una carica aromatica che ricorda i sentori di fiori e frutta a polpa bianca. Al palato conferma la propria identità rinfrescante, con un retrogusto sapido capace di tenere testa ai sapori intensi dei baozi.

 

Il miglior vino da bere con l’hot pot

 

Il connubio tra il concetto di cibo e quello di cultura, affiliazione, convivialità si esprime al massimo nell’hot pot, una pratica gastronomica tipica della tradizione culinaria cinese. Letteralmente “pentola bollente” (huǒguō in lingua originale), essa consiste nel posizionare una casseruola piena di brodo caldo al centro di un tavolo, all’interno della quale i commensali possono cuocere numerose pietanze crude che vengono loro servite, tra cui bocconcini o fettine di carne (montone, maiale, cervo, manzo e pollo), ortaggi e funghi, uova, pesce, polpettine e molto altro, accompagnati da condimenti e salse. In altri casi invece il cibo viene posizionato al centro della tavola già cotto.

Più un rito che un semplice pasto, la tradizione dell’hot pot si sviluppò in Cina tra il III e il V secolo e si dice fosse particolarmente diffusa tra i mongoli, che erano soliti cucinare del brodo all’interno dei loro elmi. Il consolidarsi di questa usanza portò poi alla nascita di numerose varianti.

Questa sorta di “fonduta” accontenta davvero il palato di tutti con la sua versatilità e con i suoi diversi gradi di sapore e piccantezza, e per questo motivo anche la scelta del vino può variare. Una buona proposta è rappresentata per esempio da un Prosecco DOC, abbastanza aromatico e acidulo da sostenere i sentori speziati e impegnativi.

Intrigante con i suoi profumi di fiori di tiglio, mela verde e uva, questo vino rinfresca il palato tra un boccone e l’altro con la sua sottile effervescenza e il tocco brioso conferito dalla buona sapidità.

In alternativa si adatta bene a questa preparazione anche un vino siciliano poco strutturato e dai tannini leggeri, come un Nerello Mascalese Rosato Terre Siciliane IGT, con i suoi profumi ammalianti di frutti rossi e fiori e un sorso dalla notevole sapidità, che richiama alla mente note erbacee molto particolari.

 

E con l’anatra alla pechinese?

 

che vino abbinare alla anatra alla pechinese

 

Chiude questa guida ai vini per la cucina cinese un secondo gustoso come l’anatra alla pechinese, uno dei piatti di carne cinesi più famosi al mondo. Nata in Cina nel XIV secolo, questa ricetta era particolarmente apprezzata presso la corte imperiale e fu perfezionata in seguito durante la dinastia Ming. In origine ne veniva consumata prevalentemente la pelle, staccata con cura dal resto della carne  e spennellata con un composto a base di miele, ma oggi viene comunemente servita assieme alla carne, assieme a delle crespelle e a una salsa a base di soia, miele, aceto di mele e olio di semi di sesamo.

Per quanto riguarda l’abbinamento tra vino e anatra alla pechinese, è giunto finalmente il momento di “scomodare” un rosso corposo e dalla notevole potenza organolettica, come un Syrah Terre Siciliane IGT. Deciso fin dal colore - un rosso intenso che tende al violetto - questo prodotto conquista i sensi con un bouquet grintoso di frutta matura e un gusto avvolgente e complesso, che arriva piacevolmente speziato sul palato. Un vero e proprio portento per dare vita al poetico incontro tra cucina cinese e tradizione enologica italiana!

 

 

Ora che la cucina cinese non è più un mistero per te, è il momento di esplorare il catalogo Giordano Vini e provare qualche abbinamento!

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