Il peperoncino, frutto della pianta annuale omonima, è una delle spezie più utilizzate nella cucina italiana (e non solo): è infatti simbolo della dieta mediterranea insieme all’Olio Extra Vergine di Oliva e il pomodoro. Diffuso e conosciuto in tutto il mondo, sono moltissime le varianti di questa pianta: originaria dell’America del Sud, giunse in Europa per la prima volta nel XVII secolo.
Pronto a scoprire curiosità e suggerimenti per trarre il massimo da questa spezia?
Qual è il peperoncino più piccante al mondo?
Esiste una classificazione scientifica della piccantezza del peperoncino: si chiama Scala di Scoville e misura la quantità di capsaicina contenuta nel frutto. La capsaicina è la sostanza responsabile della sensazione di calore che proviamo quando ingeriamo un peperoncino piccante. La scala parte da zero (peperoncino dolce, paprica dolce) e arriva fino a 16 milioni (la capsaicina pura). Uno dei peperoncini più piccanti al mondo supera i 2 milioni nella scala Scoville: alla larga dal Carolina Reaper!
Che vino bere con il piccante e come lenire il bruciore?
Se si vuole alleviare la sensazione di bruciore e calore che provoca il peperoncino, bere non serve, specialmente se si tratta di acqua o di vino rosso. Il vino bianco o meglio ancora le Bollicine, al contrario, possono aiutare: tutto merito dei flavonoidi al loro interno.
Che cosa stappare in caso di emergenza? Semplice: Falanghina Campania IGT Collection o Malvasia Pinot Grigio Puglia IGT, bianchi eleganti e dagli spiccati sentori di frutta esotica oppure l’incontrastato Re delle Bollicine, il Prosecco. Sono questi, infatti, gli abbinamenti ideali a un buon piatto di spaghetti, aglio, olio e peperoncino.
Tra i vini rossi che più si prestano ad essere abbinati alle pietanze piccanti ci sono il Merlot per la sua morbidezza e il Sangiovese per la sua astringenza.
Ricorda comunque sempre che, se il peperoncino sta avendo la meglio, tutto quello che devi fare è mangiare del pane e bere latte o consumare latticini ricchi di caseina, come una salsa allo yogurt o della panna acida. L’effetto calmante è immediato.
Versatile in tavola: peperoncino dall’antipasto al dolce!
Non credi sia possibile servire un intero menu a base di peperoncino? Sfida accettata: eccolo! Apriamo le danze con peperoncini farciti con acciughe e capperi, sfizioso antipasto della tradizione contadina. Per primo Penne con sugo all’arrabbiata: un classico mediterraneo. Passiamo al secondo: un assaggio di Chili con carne, tipica pietanza messicana. Occhio alle dosi e alla scelta del peperoncino: assaggiare prima di aggiungere o si rischia di compromettere la cena! E il dolce? Cioccolata calda al peperoncino servita in bicchierini con semplici e fragranti paste di meliga.
Tradizioni culinarie piccanti nel mondo
Sono principalmente tre le tradizioni alimentari che maggiormente fanno uso del peperoncino. Si tratta delle cucine messicana, indiana e thailandese. Se ti avvicini per la prima volta a un piatto di queste arti culinarie, la parola d’ordine dev’essere cautela. Non è soltanto per il peperoncino: è che spesso le spezie sono utilizzate con abbondanza e varietà. Se a un peperoncino ultra piccante unisci pepe e miscele di semi altrettanto infuocate, è facile intuire quale sarà la reazione del tuo corpo.
Quali sono i benefici del peperoncino?
Il peperoncino, se assunto in maniera limitata e senza eccessi, è un valido alleato del sistema cardiocircolatorio. Non solo: contiene sostanze che aiutano ad abbassare il livello di colesterolo (quello cattivo) e stimolano il metabolismo. È ricco di vitamine, antiossidanti e nutrienti importanti per la nostra salute, tra cui potassio, carotenoidi, calcio, rame. Il peperoncino inoltre ha virtù antinfiammatorie e antibatteriche ed è un valido alleato contro la tosse. Infine, il peperoncino stimola il rilascio di endorfine ed è un afrodisiaco naturale. Tuttavia, il piccante è da evitare in caso di gastrite o altre irritazioni ed è sconsigliato alle donne in gravidanza.
Tre peperoncini da (non) provare
A te la scelta: ecco 3 tipi di peperoncino da provare almeno una volta nella vita oppure da evitare per tutta la vita!
Terzo posto per il messicano Jalapeño, punteggio tra 5 e 15 mila unità della scala Scoville. Contrariamente al peperoncino calabrese, per esempio, il grado di piccantezza del jalapeño aumenta con il trascorrere del tempo: stagionando la superficie del peperoncino si ricopre di striature bianche, segnali ai quali prestare attenzione. Inoltre, i jalapeño rossi sono più piccanti dei cugini verdi!
Occupa il secondo posto nella nostra scala del furore a tavola l’Habanero che, come suggerisce il nome stesso, è originario di Cuba, L’Avana e raggiunge fino a 350 mila punti nella scala Scoville. Piccolo, rosso e dalla forma che ricorda vagamente una lanterna, è uno dei peperoncini più piccanti al mondo.
Il già citato Carolina Reaper occupa il gradino più alto del podio. Contiene una tale quantità di capsaicina concentrata che il solo contatto con la pelle produce forti sensazioni di intenso bruciore. Può essere un’esperienza sconvolgente! Se riesci a gustarlo senza essere sopraffatto dalla piccantezza noterai richiami di cioccolato e cannella e un gusto nel complesso fruttato e dolce.
Ora che sai tutto su questo alimento tanto infuocato, non ti resta che organizzare la tua prossima cena piccante accompagnata dai vini Giordano!