Il Piemonte non è solo terra di grandi vini: è un piccolo mondo abbracciato dal morbido profilo delle colline, disseminato di meraviglie tutte da scoprire. Viaggiare in questo territorio quando arriva l’Autunno è ancora più bello: i paesaggi assumono colori ricchi e affascinanti, e per borghi e città fioriscono eventi che rendono irrinunciabile un weekend fuori porta tra profumi e sapori delle tradizioni più golose.
Ecco 5 luoghi incantevoli per una mini fuga in Piemonte durante l’Autunno.
5 posti magici da visitare in Piemonte quando arriva l’Autunno
Alba
La regina delle Langhe è davvero un luogo bellissimo da visitare in ogni periodo dell’anno, ma in Autunno diventa davvero una continua scoperta. Con l’inizio della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba la città si veste a festa, offrendo ai turisti moltissimi eventi ed esperienze da vivere. Il modo migliore per vivere la città? Esplorare i banchi del Mercato ambulante della Fiera, prendere parte al Baccanale dei Borghi, rievocazione storica in costume con giochi e gastronomia (19 – 20 Ottobre). Se vuoi vivere un anticipo delle emozioni di Alba, brinda con un Dolcetto Costafiore: simbolo di una terra magnifica, espressione dello spirito di chi vive le Langhe giorno dopo giorno.
Lago d’Orta
Una delle mete più gettonate del Piemonte, nonché uno dei luoghi più romantici d’Italia: il Lago d’Orta offre moltissimo ai turisti, pur interessando un territorio molto limitato. Situato tra la provincia di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola, questo suggestivo specchio d’acqua è circondato da suggestivi profili collinari e prealpini, che conferiscono al paesaggio un aspetto fiabesco. Bellissima l’Isola di San Giulio, sede di mostre, concerti ed eventi sempre interessanti. Un luogo del genere va vissuto in occasioni speciali: magari una fuga a due, resa ancora più speciale da un brindisi con il re delle Bollicine: un travolgente Prosecco!
Chiesetta colorata langhe la Morra
Passando per La Morra (CN) capita di imbattersi in un edificio molto pittoresco: una piccola chiesa dai colori sgargianti, la Cappella di SS. Madonna delle Grazie. Meglio conosciuta oggi come Cappella del Barolo, la chiesetta non è mai stata consacrata. Ristrutturata nei primi anni ’90 da artisti di grido (Sol LeWitt e David Tremlett), oggi è liberamente accessibile e rappresenta un fuori programma affascinante durante un giro per le Langhe. Considerata la posizione e l’eccezionalità dell’edificio, per celebrarla in modo efficace è bene brindare in suo onore con un vino dalla personalità unica: la nostra scelta non può che ricadere sul Barolo!
Panchine Giganti
Disseminate in vari comuni di Langa, le Panchine Giganti sono opera di Chris Bangle. Si tratta di installazioni artistiche, panchine di enormi dimensioni che sono, nel corso degli ultimi anni, diventate un segno distintivo della zona e un’attrazione per turisti e non solo. Alla base di queste curiose creazioni c’è il desiderio di offrire a chi vi sale sopra l’esperienza di contemplare il paesaggio con gli occhi di un bambino: un modo per coltivare la meraviglia di un territorio che ti entra nel cuore. Un vino perfetto per salutare queste attrazioni incantevoli? Piemonte Cortese: delicato, profumato, invitante e leggero.
Bergolo
Uno dei comuni più piccoli in Italia, il più piccolo di tutte le Langhe, Bergolo è conosciuto come Il Paese di Pietra. Tutti gli edifici sono stati nel corso del tempo ristrutturati utilizzando l’arenaria e l’asfalto è stato sostituito dal selciato. Il risultato? Un borgo che è insieme viaggio nel tempo e nella bellezza, un luogo che offre scenari di fiaba e scorci mozzafiato. In Autunno le strade di Bergolo si colorano di mille attività (in parte legate alla Fiera del Tartufo), e sono molti gli eventi ospitati nel piccolo Borgo. Una chicca da scoprire! Brinda a questo posto speciale con un Rosso Piemonte DOC: vino ispirato, dal carattere insieme antico e moderno, travolgente nelle sensazioni che riesce a offrire… proprio come Bergolo.
Photo credit: ViaggioRoutard, Max Giordan and jorge.cancela on Visual hunt / CC BY | Giorgio Pulcini | Elio Pallard via Wikimedia Commons