Dopo la vendemmia e i primi lavori in cantina, le uve diventano mosto e, infine, il mosto diventa vino. Ma il viaggio del vino non termina qui: per molti, il processo continua con due fasi fondamentali per esaltare il loro potenziale organolettico. Questi passaggi, chiamati invecchiamento e affinamento, sono cruciali per garantire che i vini sviluppino sapori complessi e strutturati.
Invecchiamento del vino: il ruolo della botte
Durante la fase di invecchiamento, il vino viene conservato in botti di legno, un processo che può durare mesi o persino anni, a seconda del tipo di vino. Le botti, solitamente di rovere, svolgono un ruolo essenziale: quando il vino entra in contatto con il legno, matura e acquisisce aromi e tannini che influenzano il sapore finale.
L'elevazione è il termine tecnico che descrive l'interazione tra vino e legno. Durante questo processo, la barrique o la botte permette un micro-scambio di ossigeno attraverso i pori del legno, agevolando la maturazione del vino. Sentori come vaniglia, spezie e note tostate sono spesso il risultato di questa interazione. Il tempo di invecchiamento varia a seconda del tipo di vino: ad esempio, un Barolo può richiedere anni, mentre altri vini rossi più leggeri come il Chianti potrebbero maturare in un periodo più breve.
Anche per la vinificazione in bianco è possibile utilizzare le barriques, in questo caso direttamente dalla fase di fermentazione del mosto: è sconsigliabile invecchiare dei vini bianchi già fermentati, in quanto la loro struttura ne risulterebbe appiattita.
Un aspetto interessante è che il legno perde gradualmente la sua capacità di influenzare il vino: una barrique può essere utilizzata solo per tre cicli di invecchiamento prima di diventare inefficace. Il legno concede la propria impronta al vino che avvolge, un segno distintivo tanto più intenso quanto più giovane è la botte. Una curiosità sulla conservazione del vino nelle botti? I primi a utilizzarle furono i Celti. La loro perizia nel lavorare il legno li rendeva davvero insuperabili!
Affinamento del vino: la fase in bottiglia
Dopo l’invecchiamento in botte, il vino è pronto per la fase di affinamento, che avviene in bottiglia. Qui, il vino subisce un processo di evoluzione più lento ma ugualmente cruciale. L'affinamento in bottiglia permette al vino di sviluppare ulteriore complessità, raggiungendo l'equilibrio perfetto tra aromi e sapori.
Le condizioni di conservazione del vino sono fondamentali per un buon affinamento: è importante mantenere una temperatura costante, evitare l’esposizione alla luce e ridurre al minimo le vibrazioni. Il vino, inoltre, deve essere conservato in posizione orizzontale per mantenere il tappo umido e prevenire l'ossidazione.
Vini bianchi e vini rossi possono affinare in bottiglia, ma in modo diverso. Un vino bianco come il Grechetto potrebbe necessitare solo di un anno, mentre un vino rosso più strutturato come il Nebbiolo potrebbe richiedere fino a quattro anni per esprimere tutto il suo potenziale.
Invecchiamento e affinamento: un equilibrio perfetto
Il colore del vino può essere un indicatore chiave del livello di affinamento: i vini rossi giovani presentano una tonalità porpora, mentre i vini più maturi assumono sfumature rubino o granato. Per i bianchi, un colore giallo dorato è spesso segno di un affinamento più lungo rispetto al giallo paglierino tipico dei vini più giovani.
Affinamento e invecchiamento sono processi essenziali per trasformare un buon vino in un'esperienza straordinaria. Questi passaggi, se eseguiti correttamente, portano a un vino equilibrato, armonioso e capace di soddisfare anche i palati più esigenti.
Ora che conosci anche le fasi finali che un vino deve affrontare, stimola le tue papille gustative con i vini invecchiati di Giordano: i vini riserva maturano per anni in botti di rovere per essere perfetti al momento dell’apertura!