Ci sono tradizioni che è sempre piacevole riscoprire a tavola: il pranzo di Pasqua è una di queste. Ogni regione ha le proprie pietanze tipiche, legate alla festività e alla cucina locale. C’è chi predilige un menu dai profumi di mare, e chi invece predilige piatti di terra. Qualunque sia la menu della Pasqua che ti aspetta, con la nostra guida definitiva agli abbinamenti non potrai sbagliare!
Abbinare il vino ai piatti tradizionali di Pasqua: la guida Giordano
Menu di pesce
Un buon metodo per aprire le danze a tavolo durante il pranzo di Pasqua? Un buon guazzetto di pesce. Vongole e cozze in un caldo brodo saporito, con pomodoro, peperoni, peperoncino e spezie. Delizioso accompagnato da crostini di pane tostato, richiede assolutamente un bianco aromatico di media struttura, capace di tener testa al sapore acceso del piatto. Il nostro suggerimento? Grillo Sicilia DOC, ha compiuto equilibrio e delicata acidità, una freschezza perfetta per stemperare il carattere acceso del peperoncino.
Un primo che mette tutti d’accordo? Trofie con ragù di tonno. La pasta fresca e il sapore pieno del sugo, realizzato con polpa di tonno fresco ridotta a cubetti, creano un’alchimia di grande eleganza. Per accompagnare questo delizioso primo piatto, usciamo dal classico e puntiamo su un rosato: scegli un vino leggero, delicato, che offra supporto senza oscurare i sapori della portata. Il nostro suggerimento? Loris Vino Rosé. Ha carattere, ma sa restare in secondo piano. Crea un accostamento di gran classe.
Una frittura di paranza è il secondo piatto ideale: popolare, saporita, con una grande varietà di pesci colorati e di piccole dimensioni. Si tratta di una pietanza importante, ricca di gusto e impegnativa. Per questo l’accostamento con un vino frizzante, bianco o rosato, è la scelta più indicata. Un buon perlage aiuta a pulire la bocca dalla componente grassa, e sentori floreali delicati concorrono alla creazione di un wine pairing deliziosamente riuscito. Il nostro suggerimento? Prosecco, ovviamente. Un po’ perché ogni scusa è buona per stapparne una bottiglia, un po’ perché si tratta di un vino dalle caratteristiche perfette per accompagnare la cucina di mare e, in particolare, le fritture.
Il dolce è tradizionale, una buona Colomba. Soffice e profumata, arriva il tavola e porta allegria. Nessun dubbio sul vino: Moscato d’Asti DOCG, il vino da dessert per eccellenza.
Menu di carne
Giochiamo in casa: il vitello tonnato, classico antipasto della tradizione piemontese. Il girello di vitello viene bollito insieme alle verdure, affettato finemente e guarnito con una salsa realizzata con maionese, tonno, capperi e filetti di acciughe. Particolarmente indicato per l'abbinamento con un bianco, in particolare i siciliani, o una bollicina. Azzardiamo un accostamento meno frequente, ma di assoluto pregio: Montepulciano d’Abruzzo DOC. I tannini accennati, non preponderanti, e il corpo asciutto e non troppo robusto regalano un pairing stupefacente.
Altra specialità che non deve mancare sulla tavola di Pasqua è la Torta Pasqualina, ricetta di origine ligure, ottima sia calda, appena sfornata, che fredda. Ricetta gustosa, dai sapori accesi, ottima in Primavera per la freschezza degli ingredienti che in questa stagione sono in pieno rigoglio. Alternativa campana? Il Casatiello, robusto primo piatto ricco di sapori della tavola quotidiana. Accosta la Torta Pasqualina a un bianco o a un rosato di buona struttura, non troppo leggero; il Casatiello può essere abbinato sia a un bianco corposo, sia a un rosso leggero. Il nostro suggerimento? Lambrusco di Modena DOC: leggero, frizzante, ispirato, è perfetto per accompagnare entrambe le alternative!
Se scegli un menu di carne, rinunciare all’agnello diventa difficile. Un simbolo della tradizione, dal sapore inconfondibile. Preparato arrosto, cotto al forno con patate ed erbe aromatiche, è un classico da tempi immemorabili. Un rosso di media struttura, un Syrah o un Cabernet, sono la scelta più indicata per accompagnare questo piatto. Il nostro suggerimento? Cabernet Sauvignon. Il finale vellutato e le note di frutti rossi (ciliegia in particolare) sono irresistibili, e con la carne saporita e delicata dell’agnello danno vita a un pairing di rara compiutezza.
Torniamo in Campania per il dolce: Pastiera Napoletana. La pasta frolla morbida e il cremoso ripieno sono una coccola alla quale è impossibile resistere. Se il classico Moscato è sempre una buona scelta, possiamo tentare un accostamento meno scontato e puntare su un frizzante esclusivo del catalogo Giordano: Provobis. Vino versatile, adatto ad accompagnare un’ampia varietà di piatti, trova nei dolci a base di pasta frolla note di affinità uniche. Insomma, un brindisi da provare!