L’Epifania mette fine alle festività natalizie: si tratta di una festa molto amata, soprattutto dai più piccoli. Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio infatti i bambini attendono l’arrivo della Befana, protagonista assoluta di questo giorno speciale.
Sai come è nato il mito della Befana? E perché si chiama così?
La dea Strenia e i Re Magi
Nella religione degli antichi Romani la dea Strenia era legata al culto della salute: il primo giorno dell’anno i Romani si scambiavano doni per onorare la dea e per gli auguri di buon anno. È infatti proprio dal nome della dea che deriva il termine strenna! Un’altra tradizione era legata alla dea Abundia: 12 giorni dopo il 25 dicembre (festa Romana del Sole Invitto) si festeggiava Abundia, dea dell’abbondanza, portatrice di fortuna e prosperità per il nuovo anno.
Qualche traccia dei miti pagani sopravvisse all’arrivo del Cristianesimo, fino a creare una nuova figura che contiene influenze di tutte e due le tradizioni. Seconto la leggenda i Re Magi diretti a Betlemme si fermarono a bussare alla porta di un’anziana per chiedere indicazioni sulla strada da percorrere. Ottenute le informazioni, i Re Magi ringraziarono la donna e la invitarono a seguirli per rendere con loro omaggio a Gesù. L’anziana rifiutò e tornò in casa. Non appena i tre se ne furono andati, la donna si convinse di aver commesso un errore: così si mise in cammino in cerca dei Magi. Non riuscendo a trovarli bussò a ogni casa, lasciando a tutti i bambini dei regali non sapendo dove si trovasse Gesù. Così, da quel giorno la vecchia continua a percorrere le vie del mondo, distribuendo doni ai bambini buoni e carbone ai più scapestrati.
Epifania e Befana
Il 6 gennaio si festeggia l’Epifania: questa parola di origine greca significa Manifestazione: è il giorno durante il quale si celebra Gesù, visitato dai Re Magi e riconosciuto come figlio di Dio. È proprio dal termine Epifania che deriva la parola Befana! Come? I cambiamenti della lingua italiana sono stati molti, e hanno avuto inizio quando dal latino si è passati a parlare prima la lingua volgare, e infine l’italiano. I termini latini venivano riportati spesso in modo errato, ed è così che Epifania è diventato Beffania. L’anziana che porta i doni ai bambini, erede della dea Strenia e di Abundia, è passata dall’essere Strega della Beffania al più semplice Befana.
Una tradizione che ci piace molto? L’usanza di lasciare alla Befana un bicchiere di vino e un piatto di biscotti! Proprio come per San Nicola o Santa Claus, anche chi fa i regali merita un pensiero speciale da parte dei bambini.
Tanti auguri a tutti!
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