Malbec: il grande re dei vini argentini

Il vino ideale per gli amanti degli aromi intensi e dei gusti decisi

Malbec: il grande re dei vini argentini

Data Pubblicazione: 09/04/2025

È il protagonista indiscusso dei calici argentini, il simbolo di un’intera nazione enologica: il Malbec. In Argentina, questo vitigno ha trovato nella terra andina la sua massima espressione. Qui, tra altitudini estreme e climi ideali, ha dato vita a vini scuri, vellutati e intensamente fruttati, capaci di conquistare i palati di tutto il mondo.
Vuoi saperne di più sul Malbec argentino? Ecco la guida che stai cercando per scoprire tutto su questo vino rosso argentino: le sue caratteristiche, le etichette da provare, gli abbinamenti migliori e la sua storia!

 

Caratteristiche del vino Malbec

 

Di origini francesi, ma naturalizzato argentino, il Malbec ha trovato in questo Paese dell’America Latina un territorio favorevole, desertico, caldo e soleggiato, ma anche caratterizzato da aree più fresche dovute alle notevoli altitudini. Queste condizioni hanno dato vita a un vino dall’identità nuova, dall’alto grado alcolico e dalla notevole corposità.

La prima cosa che si nota di questo vino rosso argentino è il carattere tutt’altro che timido: il Malbec si fa subito riconoscere per un colore profondo, dai riflessi violacei intensi, che lascia spazio in degustazione a un bouquet aromatico altrettanto deciso.

All’olfatto emergono note cariche di frutti rossi, arricchite da sentori speziati che non lasciano indifferenti. Al palato regala una certa morbidezza, con tannini potenti, ma ben bilanciati e un retrogusto persistente.

 

Dove cresce il vino Malbec in Argentina?

 

L’Argentina offre clima arido, terreni asciutti e altitudini notevoli, un insieme di caratteristiche piuttosto complesse da domare. Eppure, i viticoltori argentini sono stati in grado di farlo con ottimi risultati, facendo di questo Paese uno dei maggiori produttori nel panorama vinicolo mondiale.

Qui il vitigno Malbec prospera un po’ ovunque, ma trova delle zone particolarmente favorevoli in tre specifiche regioni:

  • Mendoza: caratterizzata da un clima secco e molto soleggiato, che previene l’azione dei parassiti. Le estati sono torride e secche, spesso caratterizzate da grandinate potenzialmente distruttive per le piante. La composizione dei suoli è variabile, ma tendenzialmente sabbiosa, con una capacità drenante che porta le radici dei vitigni a penetrare in profondità, alla ricerca dei nutrienti necessari. Non tutti i vitigni però crescono in presenza di alte temperature: situata nei pressi delle Ande, Mendoza offre notevoli altitudini, con appezzamenti situati a500 m. s.l.m. dove il clima fresco contribuisce allo sviluppo di note aromatiche fruttate, tannini intensi e una buona acidità.
  • Salta: zona settentrionale anch’essa caratterizzata da alture significative. Alcuni vitigni riescono a garantire un’ottima resa anche a 000 m.s.l.m., dove il clima è piuttosto fresco. Malgrado le scarse precipitazioni, la neve che si scioglie dai pendii offre un buon apporto idrico. Altrove le temperature sono calde e con escursioni termiche significative dal giorno alla notte, tratti che danno vita a vini intensi e con un grado di acidità bilanciato. I suoli sono profondi e composti generalmente da sabbia.
  • San Juan: vasta regione a nord-ovest del Paese schermata dalle Ande. Il clima è asciutto e soleggiato, sferzato da venti caldi, ma non troppo arido per i vitigni, che riescono a ottenere una buona irrigazione grazie alla vicinanza dei fiumi e allo scioglimento delle nevi sulle alture. I terreni di tipo alluvionale sono composti perlopiù da argilla e sabbia.

 

Guida alla degustazione: etichette e consigli di abbinamento

 

malbec vino rosso argentino caratteristiche e abbinamenti

 

In genere basta un assaggio per capire se un vino piace o no, per verificare se è tannico o morbido, se è delicato o intenso, ma una conoscenza profonda richiede più di una degustazione. Se vuoi compiere un viaggio alla scoperta dei migliori Malbec argentini non puoi fermarti alle prime impressioni, ma vale la pena fare esperienza di questo vino nelle sue svariate sfumature. Ecco quelle selezionate per te da Giordano!

 

"Hereford" Malbec

 

Se vuoi conoscere da vicino il Malbec argentino puoi iniziare stappando una bottiglia di "Hereford" Malbec, una buona base di partenza per apprezzare le caratteristiche del vitigno. Caratterizzato da un corpo medio, da una trama organolettica che ricorda i profumi dei frutti neri e da un gusto fruttato e morbido, questo prodotto è la scelta ideale se stai cercando un rosso da abbinare ai primi piatti più amati della tradizione gastronomica italiana.

A partire da una semplice pasta al pomodoro fino a una lasagna alla bolognese, passando per paste fresche ripiene alla carne, il vino Malbec è l’abbinamento perfetto, abbastanza deciso da sostenere i sentori in gioco, ma non troppo, per non coprirli.

 

"Hey Malbec!" Malbec

 

La giovane età di "Hey Malbec!" Malbec, della Valle dell’Uco, nella regione di Mendoza, non deve trarre in inganno: il suo bouquet organolettico è intenso e strutturato, a partire dal colore. Nel calice si presenta infatti con una veste scura, più simile al nero che al rosso rubino.

All’olfatto conquista grazie a una carica aromatica di frutti neri e spezie, soprattutto pepe, mentre l’assaggio rivela un’ottima concentrazione aromatica. I tannini sono maturi, ma non troppo graffianti, mentre il retrogusto offre sfumature dolciastre, ben bilanciate da un buon grado di acidità.  

Ci si trova di fronte a un vino vibrante, corposo e opulento, ma anche rinfrescante, da stappare con i secondi di carne dal gusto intenso, soprattutto quelli a base di manzo, come stufati, spezzatini, roast beef, tagliate, brasati e stracotti.

 

"Conejo Verde" Malbec 2022

 

Con l’arrivo della bella stagione, la voglia di riaccendere il barbecue si fa intensa, ma oltre alla carbonella e agli altri attrezzi del mestiere, è fondamentale trovare il vino giusto da abbinare a costine di maiale, bistecche di manzo, arrosticini e hamburger. Il candidato ideale è questo "Conejo Verde" Malbec 2022.

Il merito della sua adattabilità alle grigliate si deve al bouquet organolettico deciso, con profumi intensi di frutti rossi e neri come ciliegie, lamponi e prugne. Si aggiunge a questi sentori una morbida nota di vaniglia, dovuta all’invecchiamento in rovere. Al palato è morbido, con tannini vellutati e un’anima piuttosto beverina, nonostante l’intensità dei sentori. Il colore rosso-violaceo brillante, poi, è il tocco di classe finale!

 

Andeluna "Cauco" Malbec

 

Caratterizzato da un’ottima capacità di invecchiamento, il vino argentino Malbec può essere stappato subito o conservato in cantina per qualche anno, in attesa che il periodo di riposo amplifichi i sentori naturali di questo vino. Nel caso dell’Andeluna "Cauco" Malbec - prodotto nella regione di Mendoza, nello specifico nella Valle dell’Uco - l’imbottigliamento è avvenuto nel 2021, garantendo sentori già intensi e maturi, percepibili tanto all’olfatto quanto al palato.

Versalo nel calice e fallo respirare per qualche istante, lasciandoti incantare dal suo colore violaceo deciso. Otterrai in cambio profumi intensi di viola, menta, frutti rossi e neri, nonché un contrappunto speziato interessante. In bocca si fa riconoscere per i propri tannini grintosi, che aprono le porte a un gusto legnoso e vanigliato, ma anche gradevolmente minerale.

Durante il pasto, questo vino trova nuovamente spazio al fianco di piatti di carne rossa dai sapori corposi e intensi, ma si presta anche a un eccellente aperitivo o degustazione a base di formaggi semi stagionati, come caciocavallo, bitto, taleggio, scamorze, provole e caciotte varie.

 

Un francese in Argentina: breve storia del Malbec

 

Rispetto a molti Paesi del cosiddetto Vecchio Mondo - l’Argentina è un’area vinicola che è stata valorizzata dal punto di vista enologico in tempi relativamente recenti. Nello specifico furono gli spagnoli a importare le prime viti nel XVI secolo, riuscendo ad adattarli - non senza qualche difficoltà - al clima desertico del Paese.

Se ci si limita tuttavia a parlare della storia del Malbec, bisogna attendere il XIX secolo prima di vederlo comparire su suolo argentino, quando gli spagnoli cominciarono a perdere la loro presa sul Paese, l’Argentina ottenne l’indipendenza e l’enologia locale fu arricchita da nuove varietà e tecniche di vinificazione, soprattutto dalla Francia. Tra i vitigni importati ci fu anche questo, chiamato in patria Côt o Auxerrois, ma soprannominato Malbec - mala bocca - per via dei suoi tratti organolettici decisi e dell’alto livello di tannini.

Le condizioni climatiche dell’Argentina diedero vita a sfumature aromatiche particolari, permettendo al Malbec di conquistare un’enorme fortuna - soprattutto dagli anni ‘90 del Novecento - tanto che oggi viene considerato uno dei più rilevanti vitigni a bacca rossa dell’Argentina (se non addirittura il vino più rappresentativo del Paese).

 

  

A forza parlare di rossi intensi e fruttati ti è venuta voglia di assaggiare? Esplora il catalogo Giordano Vini e scopri le etichette migliori!

 

Vedi tutti i contenuti
Cerca nel blog