Dove (e come) nasce
Tutto inizia in Francia quando i produttori della zona del Beaujolais cercano un modo per valorizzare e rilanciare il proprio vino, prodotto da uve Gamay e considerato meno pregiato della vicina e nota Borgogna, lanciando così il Beaujolais nouveau. In Italia, la produzione di vino Novello inizia orientativamente negli anni ’70.
Che cos'è il Novello?
Ormai è arrivato sulle nostre tavole ed è difficile non coglierne immediatamente la piacevolezza, quella di un vino fresco e profumato che solo un prodotto così giovane riesce a garantire.
Il vino Novello, in Italia, può essere prodotto a partire da diverse tra le uve più conosciute, ciò che lo distingue è la lavorazione, diversa da quella classica e che agisce in modo da ottenere un vino in tempi così brevi. Si tratta della macerazione carbonica che consente di:
- estrarre colore ma non tannini
- moderare l’acidità
- conferire profumi e aromi particolarmente fruttati.
Quali sono, quindi, le caratteristiche principali che ritrovo nel bicchiere?
- un vino inadatto all’invecchiamento, da consumare nel giro di pochi mesi
- il colore è accesso e violaceo, tipico dei vini molto giovani
- i profumi sono netti e ricordano: lampone, ciliegia, spesso banana e a volte un tocco di cannella
- in bocca il vino è già ben equilibrato, succoso e gradevole
Come lo abbiniamo?
Non è difficile immaginarlo: dato il periodo si abbina perfettamente alle castagne in tutte le salse, ma anche a salumi, formaggi non troppo stagionati e -più in generale -piatti poco ricchi, poco strutturati.
Insomma, abbiamo tutti gli elementi, non ci resta che divertirci con una bella bottiglia!
Scritto da
Chiara Giorleo
Chiara Giorleo Wine Guide
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