Rum: quali sono i migliori e come degustarli al meglio

Un distillato antico, da sorseggiare da solo, in un cocktail o con qualcosa di dolce

Rum: quali sono i migliori e come degustarli al meglio

Data Pubblicazione: 22/01/2025

Non c’è bisogno di essere pirati per immergersi nella degustazione di un buon rum, ma di certo ci sono alcune regole generali da seguire per rispettare le note organolettiche di questo antico distillato e farne esperienza nel migliore dei modi. Niente può essere lasciato al caso, dalla temperatura di servizio alla scelta del bicchiere… per non parlare poi degli abbinamenti!

Ecco una semplice guida ai migliori rum e alle tecniche di degustazione!

 

Dall’Asia al resto del mondo: la storia del rum in breve

 

Tra le prime immagini che saltano alla mente quando si pensa al rum c’è quella delle bianche spiagge caraibiche, lambite da onde cristalline e ombreggiate da alte palme. Sebbene l’associazione tra questo distillato e i Caraibi sia ormai solida e inscindibile, non è qui che il rum è nato, bensì nell’Asia del 6.000 a.C., per la precisione in Cina e in India, dove era in uso ricavare una melassa dolce dalla canna zucchero.

Da quest’ultima, nel IV secolo d.C. si iniziò a ricavare una bevanda alcolica, il brum, il vero e proprio progenitore del rum citato negli scritti di Marco Polo. Furono però gli Arabi - a seguito della conquista della Spagna - a portare in Europa la canna da zucchero e le tecniche di distillazione, che presero piede prima in America tra gli schiavi impiegati nelle piantagioni, poi presso i monaci benedettini di Santo Domingo, che le perfezionarono.

Il rum prese piede in America e in Europa e riscosse un enorme successo di mercato, tanto da scalzare la supremazia del cognac e da causare problemi di alcolismo tra marinai e cittadini. Ma le leggi che ne limitarono l’uso non impedirono a questo distillato di sopravvivere nel corso dei secoli, diventando oggi un compagno eccellente per degustazioni contemplative o per la mixology!

 

Riconoscere le tipologie di rum

 

Per capire come scegliere il rum per una buona degustazione, è importante prima conoscerne le tipologie principali:  

 

  • Rum bianco: viene sottoposto a una fase di filtraggio per eliminare i pigmenti colorati e ottenere un prodotto limpido e del tutto trasparente. Un esempio è il Rum Barceló Blanco, maturato in botti di rovere per un massimo di 2 anni e caratterizzato da sentori delicati di pepe bianco e banana. Anche al palato le caratteristiche del rum bianco sono accattivanti, ma non troppo invadenti, ideali per l’uso in mixology.
  • Rum ambrato: viene fatto invecchiare per un periodo variabile, in genere di minimo di anni, come nel caso del Rum Ambré Agricole. Questa maturazione conferisce al rum un colore più scuro, che va dal dorato intenso all’ambrato, e sentori intensi che accolgono note vanigliate e caramellate. Tra gli aromi si distinguono anche quelli della botte in cui ha riposato. Può essere utilizzato per la preparazione di cocktail a base di rum, ma dentro questa categoria ci sono anche degli eccellenti rum da degustazione.
  • Rum nero: il colore è ancora più accentuato rispetto al rum ambrato, fino a diventare addirittura nero. Questa intensità può essere ottenuta da un lungo periodo di invecchiamento in botti carbonizzate, oppure tramite l’aggiunta di caramello in fase di produzione. La texture è corposa, mentre le note organolettiche accolgono sentori di frutta secca, melassa, spezie e caffè. Lo si può gustare da solo, ma è anche apprezzato in mixology, grazie al suo sapore tendenzialmente dolce.
  • Speziato: se in fase di distillazione vengono aggiunti aromi di vario tipo (radici, semi, spezie, cortecce, scorze di agrumi e così via), si parla di rum speziato o aromatizzato. Le materie prime si riflettono su gusto e aromi, regalando una degustazione più sfaccettata.

 

Alla scoperta del rum, con 3 etichette imperdibili!

 

rum caratteristiche e degustazione

 

Il primo passo per scegliere una buona bottiglia di rum per la degustazione, è partire da un ambrato, come un The Demon's Share Rum "La Reserva del Diablo". Questo panamense deve i propri sentori intensi e ammalianti al periodo di invecchiamento di circa 6 anni, trascorsi dentro botti di rovere americano carbonizzate.

La prima cosa che ti salterà agli occhi è l’elegante colore ambrato, screziato da bellissime sfumature dorate. Il vero colpo di fulmine lo avrai però quando avvicinerai il naso al bicchiere: all’olfatto emergono chiaramente i sentori legnosi, accompagnati da ammalianti note di vaniglia, agrumi e mela verde. Il palato è conquistato da un retrogusto dolce e speziato, con un richiamo ai sentori del legno, degli agrumi e del cuoio.

Se poi vuoi compiere un passo in più nella conoscenza di questo antico distillato, non puoi perderti un Rum Matusalem Gran Reserva 15 YO, un prodotto dal color mogano e dalle sfumature rubino. L’invecchiamento di 15 anni ha dato vita a una trama aromatica incomparabile, che - secondo la leggenda - conquistò anche lo scrittore Ernest Hemingway. La degustazione liscia di questo esemplare ti permetterà di cogliere ogni sfumatura, dai sentori di vaniglia, pepe e spezie dolci, a quelle di chiodi di garofano, cuoio e tabacco, in un equilibrio che si percepisce anche al palato.

Chiude infine questa rassegna di proposte, il The Kraken Black Spiced Rum, perfetto se vuoi sperimentare la texture quasi cremosa e i sentori intensi di un rum nero speziato. A regalarti una degustazione particolare e unica non è solo la qualità del succo di canna da zucchero caraibica o l’invecchiamento fino a 2 anni, ma anche l’aggiunta di 11 spezie, tra le quali spiccano i chiodi di garofano, la cannella e lo zenzero, che si riflettono sulle note olfattive e gustative.

 

Come si degusta il rum? Una semplice guida in 5 passi

 

Vuoi acquistare una bottiglia di rum per approcciarti a questo straordinario distillato, ma non sai come degustarlo?

Niente paura: in soli 5 punti scoprirai quali regole rispettare per esaltare tutte le sue sfumature:

 

  1. Servi alla giusta temperatura: l’aggiunta del ghiaccio nel proprio bicchiere di rum è una scelta personale, ma molti appassionati la sconsigliano. Nel caso di rum molto intensi se ne può aggiungere un cubetto per smorzare i toni alcolici ed esaltare gli aromi, mentre quelli pregiati e molto invecchiati andrebbero bevuti senza ghiaccio. La temperatura di servizio per questi rum è di circa 18°C, utile per mantenere inalterate le note del distillato.
  2. Scegli il bicchiere giusto: oltre all’estetica, i bicchieri per il rum devono svolgere un compito pratico, ossia permettere al distillato di respirare e sprigionare le proprie note organolettiche. Per agevolare l’esame visivo il bicchiere deve essere liscio e trasparente, in vetro o vetro cristallo. Il modello più indicato è caratterizzato da uno stelo corto e da una forma panciuta, dove far roteare il liquido.
  3. Osserva il colore e la consistenza: l’osservazione del colore può essere fuorviante, perché può essere conferita sia dal periodo di invecchiamento che dall’aggiunta di altri ingredienti, come il caramello. L’esame visivo serve però anche a valutare la consistenza del rum. Un rum invecchiato a lungo e in genere di buona qualità lascia sul vetro delle tracce chiamate lacrime, che scivolano lentamente lungo il vetro.
  4. Inspira gli aromi: dopo aver fatto riposare il rum, avvicina il naso al calice e annusa brevemente. Alterna l’esame olfattivo a piccole pause, così da percepire i sentori primari e cogliere in seguito quelli che si sviluppano con l’attesa.
  5. Assapora lentamente: inizia con un piccolo sorso, per abituare il palato e la lingua al contatto con il distillato. Poi assaggia di nuovo, prendendo un po’ più di prodotto, e accoglie le sensazioni, la dolcezza, la speziatura e le note fruttate e vanigliate.

 

E gli abbinamenti invece? Alcune etichette vanno a nozze con i piatti speziati, altri con la carne e altri con il pesce. Non va però sottovalutata l’amore del rum per i dolci, a partire dall’accoppiata iconica con i dessert alla pera.

Assaggia una delle proposte di Giordano con delle torte alla frutta secca, oppure goditi una degustazione indimenticata affiancando rum e cioccolato, fondente nel caso dei rum invecchiati e più leggero per gli esemplari più giovani.

 

 

Ora che conosci la storia del rum e sai come gustarlo al meglio, scopri la selezione sul catalogo Giordano Vini!

 

 

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