La Puglia non è soltanto una regione: è anche il prezioso scrigno di mille storie di sapore, che rendono l’Italia capitale del gusto nel mondo intero. In ogni meraviglia da contemplare, in ogni panorama di cui innamorarsi, troverai una piccola storia da ascoltare a bocca aperta e soprattutto un gusto nuovo da scoprire, un incantevole scenario da assaporare fino in fondo.
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Un bicchiere di Puglia, tra storie e sapori
Specchie del Salento, tra Giganti e Diavoli
Le Specchie del Salento sono costruzioni antiche, le cui origini sono avvolte nel mistero. C’è chi ritiene siano state erette nel Neolitico, chi le fa invece risalire ai tempi dei Messapi (Età del Bronzo). Devono il nome al termine latino speculum, che stava a indicare dei punti di osservazione.
Leggenda narra che tra le Specchie ve ne sia una abitata dal Diavolo stesso, severo custode di un ricco tesoro; un’altra, ormai in rovina, sarebbe stata edificata da una popolazione di Giganti, che volevano utilizzarla per raggiungere il cielo. Gli Dei punirono i Giganti abbattendo la torre, che ancora oggi giace in rovina.
Le Specchie del Salento ci fanno avvistare un piatto di gran tradizione, uno street food versatile e molto semplice da preparare: i Muersi Fritti, tocchetti di pane fritti in olio bollente con aromi e peperoncino. I Muersi Fritti si servono di solito con cime di rapa e fagioli.
Il nostro Chardonnay Salento IGT BIO è l’abbinamento perfetto con i Muersi Fritti, dei quali esalta l’aroma pungente e la fragranza croccante. I profumi delicati e la compostezza di gusto e struttura lo rendono il bianco migliore per esaltare il carattere popolare di queste delizie, da gustare fino in fondo.
La nascita delle Pettole
A volte per raccontare la nascita di un piatto tipico può esserci una favola, un modo curioso di attribuire caratteristiche particolari e intriganti anche alla più comune delle attività: cucinare!
Secondo una di queste leggende, l’origine delle Pettole è da far risalire a un giorno di moltissimi anni fa, quando una donna mise a lievitare l’impasto per il pane. Uscita di casa per le piccole incombenze quotidiane, incontrò una vicina che non vedeva da tempo. Le due iniziarono a chiacchierare, e chiacchierarono, chiacchierarono, chiacchierarono… chiacchierarono così tanto che la nostra protagonista dimenticò la pasta per il pane, e quando rientrò in casa era ormai troppo lievitata, e non sarebbe stata più adatta alla cottura. Il timore di gettare buon cibo indusse la donna a tentare di friggere quella stessa pasta, ridotta in pezzetti. Scoprì che era buonissima: e così nacquero le Pettole!
Una specialità semplice e saporita, perfetta per accompagnare salumi, formaggi, verdure e saporite zuppe di pesce.
Con le Pettole, scegli il rosa! Un Rosato Puglia IGT è l’abbinamento perfetto per questo piatto, versatile e suggestivo. Carattere brioso e personalità da vendere per un rosé che cambia il volto alla tua serata!
Il Fonte pliniano di Manduria
Plinio il Vecchio, celebre naturalista dell’antica Roma, scrive nella sua Naturalis Historia di un antico luogo di culto in Manduria. In quella che definisce terra felice per vigne e vino, sorgeva appunto questo tempio antichissimo, probabilmente costruito dai Messapi. In origine era posto accanto a un mandorlo, albero sacro per la popolazione: la struttura scavata nella roccia ha un pozzo all’esterno e uno all’interno, in una pianta concentrica a base circolare. Ed è proprio nell’altare centrale, costruito attorno alla fonte, che l’acqua ancora oggi esercita un fascino sacrale.
Che si tratti di una terra benedetta dal cielo, la Manduria non fa nulla per nasconderlo. Panorami, profumi, ricchezze enogastronomiche sono pronte a testimoniarlo, stagione dopo stagione. Il carattere di questa regione nella regione si sposa alla perfezione con le Bombette pugliesi, fettine di vitello ripiene di caciocavallo, pancetta e spezie cotte su piastra o al forno.
E per celebrare l’unicità della Manduria, inutile guardare altrove: il suo Primitivo ha tutto quello che serve per scaldare il cuore e far innamorare anche i più esigenti tra i gourmet. Un rosso dal carattere schietto e irresistibile, custode di mille suggestioni, pieno e robusto portabandiera di una regione leggendaria come la Puglia. Da provare: anzi, da vivere in tutta la sua tannica meraviglia!
Photo credit: Andrea Fistetto [CC BY-SA 3.0] from Wikimedia Commons