A chi afferma che il vino rosato sia una scelta poco coraggiosa rispetto a un bianco suadente o a un rosso corposo, basta rispondere con un nome: Bardolino Chiaretto DOC.
Figlio di un territorio vocato alla viticoltura fin dall’antichità e di un clima favorevole, ammorbidito dall’influenza del Garda, questo rosato ammalia con la propria delicatezza, tanto nelle tonalità cromatiche quanto nell’aromaticità. Ma di lui non si può dire che non abbia un carattere anche deciso: sapido, leggermente tannico e fresco al palato, il Bardolino porta in tavola pregio e vivacità!
Nascita e sviluppo del Bardolino Chiaretto
Per narrare la storia del Bardolino Chiaretto, bisogna anzitutto avere una panoramica, anche sommaria, di quella che è l’evoluzione del suo territorio, che coincide con la sponda orientale del Lago di Garda, in provincia di Verona e di Brescia. In quest’area la vite è presente fin dall’Età del Bronzo, ma è durante il periodo romano che si intravedono le tracce di una prima tradizione vinicola consapevole.
La vinificazione che riguardava l’area del Bardolino - che all’epoca faceva parte della Gallia Cisalpina - non prevedeva la macerazione delle bucce d’uva. Di conseguenza il vino risultante presentava un colore rosa tenue, molto simile a quello del Chiaretto moderno.
La vera e propria nascita di quest’ultimo va però collocata ufficialmente al 1896, a opera di Pompeo Molmenti, un intellettuale che nella propria tenuta costeggiata da vigneti a Moniga del Garda (in provincia di Brescia) applicò alle uve rosse di Bardolino la tecnica della vinificazione in bianco, da lui appresa durante un viaggio in Francia. Vide così la luce il Bardolino Chiaretto, che ottenne la denominazione DOC solo nel 1968.
Zona di produzione del Bardolino Chiaretto: un territorio vocato alla viticoltura
Le origini antiche della viticoltura nel territorio di produzione del Bardolino Chiaretto DOC la dicono lunga su quanto esso sia propizio per la coltivazione della vite.
In questo territorio - che comprende diversi comuni situati nell’entroterra del Lago di Garda e lungo la riviera veneta - le viti crescono lungo colline di origine morenica, a contatto con suoli a prevalenza ghiaiosa, nonché in presenza di condizioni climatiche favorevoli. La vicinanza sia al lago che al monte Baldo sferza i vigneti con una brezza costante, mentre le estati calde e gli inverni mitigati dalla posizione geografica agevolano la maturazione delle uve.
Anche la selezione di queste ultime è importante per dare vita al noto Bardolino DOC rosso e a dei buoni vini Bardolino Chiaretto DOC. La varietà principale utilizzata per quest’ultimo - al massimo all’80% - è la Corvina Veronese, uno dei vitigni più importanti della zona, al quale vengono aggiunte in percentuale variabile anche la varietà Corvinone, Rondinella e Molinara.
La scelta di queste varietà per il Bardolino Chiaretto non è casuale: povere di antociani (responsabili della pigmentazione del vino rosso), questi vitigni danno vita a un prodotto delicato e dal colore tenue, dalla gamma di sfumature che va dal rosa leggero all’aranciato. Questa particolarità cromatica è data anche dal metodo di produzione, che prevede una pressatura soffice degli acini e una breve permanenza sulle bucce, durante la fase di fermentazione.
Delicatezza non significa però mancanza di carattere, anzi! Tra le principali caratteristiche del Bardolino spicca un profilo aromatico prevalentemente agrumato, nel quale note suadenti di pompelmo rosa e arancia si affiancano a quello di rose e frutti rossi, dando subito l’impressione di trovarsi di fronte a un vino fresco e vivace. Una vitalità confermata anche al palato, grazie a un discreto grado di acidità e un accenno equilibrato di tannicità.
Il Bardolino esiste inoltre nella versione Spumante Brut - prodotto con metodo Charmat - che alle proprie caratteristiche base aggiunge anche un profumo ammaliante di fiori e frutti di bosco e un’effervescenza fine e persistente.
I migliori abbinamenti con il Bardolino Chiaretto
È sufficiente pensare alla zona nella quale avviene la viticoltura di Bardolino Chiaretto, per intuire quale sia uno dei piatti più gustosi a cui abbinarlo: il pesce di lago.
Largo, dunque, a ricette a base di Lavarello, Luccio e Persico, preparate secondo procedimenti che non alterano eccessivamente la delicatezza delle loro carni.
Tra i menù di pesce, il vino rosato Bardolino Chiaretto DOC è un ottimo compagno per le serate a base di sushi, ma si accompagna volentieri anche ai primi di mare e a tipologie diverse di antipasti, rappresentando quindi anche un ottimo prodotto da aperitivo, soprattutto nella versione Brut.
La degustazione del Bardolino Chiaretto non può prescindere da un accostamento apparentemente azzardato, ma in realtà azzeccatissimo, quello con la pizza, che da questo vino può essere esaltata nei suoi sapori variegati, senza però risultarne sopraffatta.
Ora che conosci storia e caratteristiche del Bardolino Chiaretto, fatti aiutare da Giordano Vini a trovare la bottiglia giusta per le tue serate gastronomiche!