Vini cileni: caratteristiche, abbinamenti e zone di produzione

Un Paese che sta emergendo con forza nel panorama enologico internazionale

Vini cileni: caratteristiche, abbinamenti e zone di produzione

Data Pubblicazione: 12/02/2025

Stretto tra le Ande e l’Oceano Pacifico, il Cile è un gioiellino enologico che negli ultimi anni  è emerso con determinazione come zona vinicola di grande interesse, grazie a una grande varietà di terroir e microclimi e alla propensione verso una viticoltura biologica.

Aromi, gusto e sostenibilità si intrecciano in questo viaggio alla scoperta dei vini cileni targati Giordano, una guida da non perdere se ami i vini internazionali!

 

Le caratteristiche dei vini cileni

 

I vini cileni si distinguono per la loro qualità, varietà e carattere distintivo, grazie a un clima favorevole e a terroir diversificati. I rossi, come il Carmenère – vitigno simbolo del Cile – e il Cabernet Sauvignon, si presentano intensi e strutturati, con tannini equilibrati e note di frutti rossi, spezie e leggere sfumature erbacee. I bianchi, in particolare il Sauvignon Blanc e lo Chardonnay, offrono freschezza e acidità vibrante: il primo si distingue per sentori agrumati e vegetali, mentre il secondo, spesso affinato in barrique, sviluppa aromi terziari di frutta tropicale e vaniglia. Anche gli spumanti stanno guadagnando popolarità, con bollicine eleganti e una piacevole mineralità. Il Cile, grazie alla sua viticoltura sostenibile e alla purezza del territorio, continua a conquistare appassionati di vino in tutto il mondo.

 

I migliori vini del Cile: etichette da provare e gli abbinamenti gastronomici

 

Rossi corposi e strutturati, bianchi aromatici e dalla buona acidità e bollicine vivaci, capaci di dare una svolta spensierata a qualunque occasione conviviale: il Cile ha molto da offrire in termini di sfumature organolettiche, trasformando ogni assaggio in una nuova scoperta. Se vuoi saperne di più delle caratteristiche del vino cileno, ecco quattro etichette consigliate! 

 

"Terrarum" Carmenère Reserva

 

Da un vitigno importante e rappresentativo, nasce uno tra i migliori vini cileni rossi, un prodotto dai profumi ammalianti e dalla buona struttura: il "Terrarum" Carmenère Reserva.

Avvicina il naso al calice e ti sembrerà di trovarti ai piedi delle Ande, con la luce del sole e la brezza montana che ti accarezzano il viso. Il bouquet aromatico ricorda i profumi dei frutti rossi e del peperone, mentre il sorso rivela subito tannini delicati e una speziatura di fondo che accarezza il palato. 

Questo vino - un ottimo rappresentante dei vini cileni rossi - si sposa bene alla gran parte dei piatti di carne, come filetti, arrosti e bistecche, ma dà il meglio soprattutto in compagnia di una grigliata mista!

 

Dos Almas Sauvignon Blanc Casablanca Valley

 

Se i rossi cileni sono un’esperienza sensoriale imperdibile, i bianchi non sono da meno, grazie a una notevole gamma di proposte, realizzate soprattutto con vitigni internazionali. Ne è un esempio eccellente questo Dos Almas Sauvignon Blanc Casablanca Valley, un concentrato di eleganza in ogni suo tratto.

La raffinatezza si scorge prima di tutto nel colore, un bel giallo con screziature verdi che è un piacere osservare mentre si rotea il vino nel bicchiere. Avviando l’esame olfattivo è possibile godere di un profilo aromatico rinfrescante e appagante, che mescola i sentori agrumati del lime e del pompelmo con quelli più morbidi della pera e dei frutti tropicali, ananas in primis. In bocca stupisce per un tocco minerale che non passa inosservato e un’acidità che accompagna il pasto, meglio se improntato su antipasti di mare, come insalate di polpo e patate, capesante gratinate, canapè di polenta e baccalà, polpette di pesce e crostini con il salmone. Largo alla fantasia e all’abbondanza!

 

Reserva Chardonnay

 

Tra gli altri grandi vitigni internazionali ampiamente coltivati in Cile non manca lo Chardonnay, una delle varietà a bacca bianca più celebri di sempre, impiegata in molte zone e sottozone del Paese.

Per conoscere i migliori vini cileni bianchi puoi farne esperienza nella versione Riserva. Il Reserva Chardonnay è caratterizzato da un colore giallo paglierino acceso e da una carica organolettica che ricorda i frutti tropicali, la frutta secca e la vaniglia. La morbidezza dei sentori è conferita dal periodo di affinamento in botti di rovere, che ha donato a questo vino un buon corpo e una struttura notevole. In bocca è morbido, ma equilibrato, vivacizzato da un tocco di acidità che si mescola alle note fruttate e vanigliate, e che si rivela particolarmente adatto a pulire il palato dalla nota salmastra dei piatti di pesce. Il menù prevede una corposa lasagna di salmone, linguine alle vongole, risotto agli scampi o una classica orata al forno? Allora hai trovato alcuni tra i migliori abbinamenti con i vini cileni di questo tipo!

 

Dos Almas Sparkling Brut

 

Da non dimenticare infine le bollicine, compagne ideali di aperitivi sfiziosi o di cene che richiedono un pizzico di vivacità e di aromaticità. Le uve Chardonnay rappresentano ancora un’ottima scelta per avviare una spumantizzazione con i fiocchi, realizzata con metodo Martinotti. La grande cura messa in ogni fase dà vita a una bottiglia di Dos Almas Sparkling Brut, prodotta da un’azienda veneta trapiantata in terra cilena.

Nel calice questo vino presenta un colore giallo paglierino leggero ed elegante, con pallide sfumature verdi. L’olfatto percepisce sentori freschi di lime e pompelmo, con un contrappunto di fiori che dona un tocco raffinato alla degustazione. Di facile beva, grazie alla gradevolezza del sottile perlage, al palato regala un gusto persistente e fresco, ideale a tutto pasto: dai taglieri di formaggi poco stagionati alle insalate a base di frutti di mare, dalla frittura mista agli spaghetti allo scoglio, dai filetti di salmone in crosta di pistacchio alla più raffinata aragosta.

 

Un Paese dalle mille sfumature: storia e principali zone di produzione dei vini cileni

 

aree di produzione vini cileni

 

La tradizione enologica in Cile ebbe origine nel XVI secolo, quando i missionari spagnoli produssero i primi vini per le celebrazioni religiose. Dopo un primo periodo di esportazione di vini a basso costo, l’indipendenza del Cile dalla Spagna e l’importazione di molte varietà francesi nel corso del XIX secolo diedero il via a un periodo positivo per l’enologia locale, proseguito negli anni ‘70 del secolo successivo grazie a investitori sempre più interessati alla qualità.

La fortuna dei vini cileni si deve alla particolare conformazione del Paese, che si estende da nord a sud in un lembo di terra stretto e lungo più di 4.000 km. È proprio questa peculiarità a fare del Cile un Paese sfaccettato, un caleidoscopio di tratti climatici e geologici. Grazie alle Ande che delimitano il Paese a est e l’Oceano Pacifico che lambisce le coste a ovest, molti vitigni cileni possono godere di un clima temperato fresco e di una buona ventilazione, mentre nell’entroterra è predominante un clima di tipo mediterraneo.

 

Tutto questo deve tenere però conto della varietà di terroir offerta dalle zone vinicole del Paese, di cui le più rilevanti sono:

 

  • Atacama: situata a nord, si concentra sia sulla produzione di vino che di Pisco, la tipica acquavite cilena. La presenza del deserto contribuisce a un clima caldo e asciutto, ma lungo la costa le brezze oceaniche donano conforto alle piante, mentre i terreni sabbiosi e nutrienti permettono loro di prosperare. Le varietà più diffuse in questa zona sono Chardonnay, Sauvignon Blanc, Pinot Noir e Syrah.

 

  • Coquimbo: a nord di Santiago, presenta appezzamenti situati anche a 2000 metri s.l.m. La nebbia mattutina bilancia l’abbondante luce solare del pomeriggio, rinfrescando le piante e donando loro il giusto apporto di umidità. Fondamentale è anche la presenza dell’Oceano Pacifico, che rallenta la maturazione delle uve e dona mineralità. I terreni rocciosi permeabili trattengono l’acqua, riducendo la frequenza delle irrigazioni. I vitigni più coltivati sono il Syrah, il Pinot Noir e il Carménère.

 

  • Aconcagua Valley: caratterizzata da un clima tendenzialmente caldo e asciutto, soprattutto di giorno, di sera presenta temperature fresche che mitigano gli eccessi. I suoli sono composti prevalentemente da sabbia, utile per proteggere le vigne dalle più comuni malattie. Tra i vitigni più coltivati spiccano il Syrah, il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Sauvignon Blanc, lo Chardonnay e il Pinot Noir, che assumono qui toni piuttosto leggeri e rinfrescanti. 

 

  • Valle Centrale: una delle regioni più prestigiose per quanto riguarda la produzione dei vini cileni, presenta un’ampia gamma di terroir e stili, con una prevalenza di clima mediterraneo. La gran parte della produzione vinicola si concentra sui rossi, ottenuti da uve Cabernet Sauvignon, Syrah, Merlot, Carménère, Malbec, mentre tra i bianchi spiccano Chardonnay, Sauvignon Blanc e Riesling, che godono delle brezze oceaniche. I terreni sono variegati, con presenza di argilla, sabbia e granito.

 

  • Regione del Sud: la ventilazione, le intense precipitazioni e le basse temperature di questa zona complicano la viticoltura, ma la regione meridionale presenta condizioni temperate che amplificano l’aromaticità delle uve e dona loro un retrogusto leggermente acidulo. I terreni sono composti da sabbia e argilla che contribuiscono alla qualità dei vini. Le varietà più diffuse sono Pais, Muscat, Cinsault. Pinot Noir, Chardonnay e Sauvignon Blanc.

 

  • Regione Australe: in fase di espansione e sperimentazione, questa zona è caratterizzata da temperature fresche e precipitazioni abbondanti, mentre i suoli sono prevalentemente vulcanici e composti da una buona percentuale di argilla. Questi tratti danno vita a vini intensi e vibranti, ottenuti soprattutto da Pinot Noir, Chardonnay e Sauvignon Blanc.

 

 

Ora che conosci i vini cileni, non ti resta che passare all’assaggio. Sul catalogo di Giordano Vini trovi le migliori etichette internazionali!

 

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