Vini francesi: alla scoperta dei migliori rossi e bianchi di Bordeaux

La storia, il terroir e le etichette da conoscere per apprezzare al meglio il potenziale vinicolo di questa zona

Vini francesi: alla scoperta dei migliori rossi e bianchi di Bordeaux

Data Pubblicazione: 10/07/2024

La tradizione vinicola di Bordeaux e della sua regione risale agli antichi Romani, e oggi è celebrata in tutto il mondo soprattutto per i suoi rossi (vedi il "taglio bordolese") ma anche per molti bianchi freschi ed eleganti.

Ecco tutto quello che c’è da sapere su Bordeaux, sui suoi terroir unici e sui suoi migliori vini rossi e bianchi!

 

I migliori vini rossi di Bordeaux

 

Nota per il celebre taglio bordolese (un blend che prende in considerazione soprattutto Cabernet Sauvignon, Merlot e Cabernet Franc, con l’aggiunta talvolta di Petit Verdot) Bordeaux delizia i wine lover di tutto il mondo con molti vini rossi francesi di pregio, tutti da assaggiare e abbinare a piacere:

 

  • Bordeaux AOP Rouge 2021: l’intenso color rubino fa presagire un vino robusto e graffiante, ma l’esame sensoriale rivela invece sfumature piuttosto delicate. Al naso si percepiscono sentori inebrianti di frutti rossi canditi, marmellata e violette, che amplificano l’eleganza di questo vino. Il sorso è armonico e rotondo, caratterizzato da una trama tannica leggera e da piacevoli retrogusti fruttati e speziati.
    Per rendergli onore va bevuto assieme a piatti di carne rossa di vario genere, come arrosti, brasati, stufati e grigliate, ma anche con primi conditi con sughi di carne saporiti.

 

  • Bordeaux Pont De Pierre Lussac Saint-Emilion Aop: un sorso di questo vino è quello che ci vuole quando il palato desidera qualcosa di potente e robusto, da abbinare con del pollo alla brace, carni alla griglia e un ricco tagliere di formaggi di media stagionatura.

Robusto fin dal colore - che incanta con le sue sfumature granate - questo Bordeaux sa come incantare i sensi. I profumi che sprigiona nel calice sono quelli della frutta matura e delle erbe, mentre al palato si presenta pieno e intenso, leggermente speziato.

 

  • Bordeaux Petit Bois Lussac Saint-Emilion Aop: anch’esso adattissimo a una degustazione di formaggi saporiti o in occasione di un menù a base di carne rossa, questo ottimo rosso bordolese è caratterizzato da un colore rosso rubino luminoso, mentre all’esame olfattivo si fa riconoscere grazie a una forte identità fruttata. L’assaggio rivela una texture vellutata e un gusto armonioso, immancabile per chi desidera conoscere più da vicino i frutti di questa straordinaria regione vinicola.

 

I migliori vini bianchi di Bordeaux

 

vini bianchi e rossi di bordeaux francia

 

Sebbene la fama dei vini rossi di Bordeaux si sia diffusa in tutto il mondo, i bianchi di questa regione francese non sono meno apprezzati. Eleganti, armoniosi e complessi, traggono il meglio dai micro terroir delle diverse sottoregioni, dando vita a etichette indimenticabili:

 

  • Bordeaux Cuvée Grands Vignes Blanc Aoc: pallido, quasi trasparente nel calice, questo vino stupisce per la propria straordinaria freschezza, percepibile sia all’olfatto che al palato e amplificata dai sentori di agrumi e frutta a polpa bianca. Piacevole e beverino, offre all’assaggio un gusto persistente, che si sposa alla perfezione con ricette a base di carne bianca, piatti etnici o pietanze vegetariane, come verdure grigliate, rustici o fritti.

 

  • Bordeaux Graves Aoc Bio: etichetta eccellente tra i vini bianchi di Bordeaux, sfoggia nel calice eleganti sfumature dorate e profumi che richiamano alla mente la frutta a polpa bianca e il legno. I suoi piatti preferiti sono quelli a base di molluschi, come un ricco piatto di ostriche, capesante gratinate o un primo piatto con i frutti di mare, ai quali si adatta grazie a un gusto morbido e fresco, capace di pulire il palato dai sapori salmastri di questi ingredienti.

 

  • Bordeaux Entre-Deux-Mer Aop: chiude questa rassegna di vini francesi bianchi un vino intenso ed espressivo, che fa dei sentori di frutta esotica ed erbe il proprio grande punto di forza. Impossibile resistere ai suoi profumi, che solleticano l’olfatto ogni volta che si avvicina il naso al calice, nonché al suo gusto rotondo e persistente, elegante e armonioso. Ottimo da bere giovane in accompagnamento ad aperitivi e primi a base di pesce, come aperitivi fritti, insalata di polpo e patate, risotto ai frutti di mare e spaghetti allo scoglio.

 

Bordeaux, la storia di un paradiso per la viticoltura

 

La storia dei vini francesi di Bordeaux affonda le proprie radici in epoca classica, quando i Romani conquistarono l’omonima città, originariamente fondata dalla popolazione gallica dei Bituriges Vivisques nel I secolo a.C.

Integrando Bordeaux nel loro Impero, i Romani promossero la coltivazione della vite - in particolare della varietà Balisca, probabile antenata del Cabernet Franc - nel secolo successivo. Questo segnò l’inizio della viticoltura nella regione.

 

Un punto di svolta fondamentale per i vini di Bordeaux fu il matrimonio tra Eleonora d’Aquitania ed Enrico II Plantageneto, re d’Inghilterra, nel 1152. Questo evento incrementò la produzione dei vini locali e la loro esportazione, grazie a una normativa (il “Privilegio di Bordeaux”) che favoriva i commerci di questa regione rispetto alle altre. Il loro figlio, inoltre, Giovanni senza Terra, promosse questi prodotti e li tutelò da eventuali tentativi di frode.

 

Dopo la bonifica della zona del Médoc nel XVII secolo, fu molto rilevante l’iniziativa del nobiluomo Arnaud de Pontac, che decise di dare un’identità commerciale ai vini di Bordeaux, in modo da incrementare le vendite all’estero, mentre un’altra svolta sostanziale si deve a Napoleone Bonaparte, che in occasione della Esposizione universale dei prodotti dell'agricoltura, dell'industria e delle belle arti nel 1855, chiese che fosse fatta una classificazione dei migliori vini locali, in base alla loro qualità e alla reputazione dei produttori. L’elenco presentava i vini in ordine decrescente di prestigio, dai Premiers Crus ai Cinquième Cru.

 

Il terroir di Bordeaux

 

Quando si affronta una discussione sui vini di Bordeaux non si può parlare di un’unica zona vinicola, poiché questo territorio - situato a Sud-Ovest della Francia nei pressi dell’Oceano Atlantico - è suddiviso a sua volta in diverse sottoregioni, che danno vita a ottimi vini rossi e bianchi. In linea di massima, questa zona è caratterizzata da un clima mediamente temperato, mitigato non solo dall’influsso oceanico, ma anche dalla vicinanza di due fiumi, il Garonna e il Dordogna. Le caratteristiche specifiche possono tuttavia variare a seconda della collocazione dei vigneti in una delle 5 principali sottozone:

 

  1. Médoc: suddivisa a sua volta in Médoc e Haut-Médoc e situata a sinistra della Gironda, questa zona è una delle più note di Bordeaux, patria di eccellenti vini, in prevalenza rossi. I principali vitigni qui coltivati - Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc, Petit Verdot e Malbec - crescono rigogliosi grazie a un clima oceanico caldo-umido e alla preponderanza di terreni rocciosi dalla buona permeabilità.

 

  1. Graves: situata a sud di Médoc, lungo la Garonna, deve il proprio nome al fatto che i suoi suoli sono composti da ciottoli e sabbia (dal francese graviers, che significa “pietre”). Nota sia per la produzione di rossi che di bianchi, ma anche per gli ottimi passiti, il Graves è caratterizzato da un clima mitigato dalla vicinanza della Garonna e delle foreste, che incrementano anche l’umidità. I vitigni più diffusi sono il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Cabernet Franc, il Sémillon e il Sauvignon Blanc.

 

  1. Sauternes e Barsac: particolarmente famosa per la produzione di vini dolci ed eleganti da uve attaccate da botrytis cinerea (la cosiddetta muffa nobile), questa zona è caratterizzata da un clima oceanico, da inverni piovosi e non troppo freddi, e da estati miti. L’umidità si concentra prevalentemente al mattino, seguita da temperature calde al pomeriggio, che creano le condizioni perfette per la diffusione della muffa nobile.

 

  1. Saint-Emilion: i vitigni che regnano su questa sottoregione - patrimonio mondiale dell’UNESCO - sono il Cabernet Franc e il Merlot, che devono la propria espressività ai terreni composti da calcare e argilla e al clima oceanico dalle temperature miti e dal buon livello di umidità.

 

  1. Pomerol: la più piccola delle sottoregioni di Bordeaux, questa zona non ha però nulla da invidiare alle altre in fatto di notorietà e qualità dei propri vini, esclusivamente rossi, sebbene non possa contare su un sistema di classificazione. Il vitigno principe della zona è il Merlot.

 

 

Ora che sai tutto - o quasi - sulle caratteristiche e gli abbinamenti con i vini di Bordeaux, molte altre etichette francesi ti aspettano sul catalogo Giordano Vini!

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