Tutti amano le Bollicine! A partire dal Prosecco, campione di vendite in tutto il mondo, i vini frizzanti italiani sono apprezzati in ogni angolo del pianeta. Se anche il tuo cuore batte per questi vini briosi e invitanti, ecco 10 curiosità tutte da scoprire!
Bollicine segrete: curiosità e fatti poco noti sui vini frizzanti più amati
1 – Perché si dice il bicchiere della staffa?
Semplice: a causa dei mezzi di trasporto dei secoli passati! Fino alla fine dell’ottocento il mezzo di locomozione più comune in città era il cavallo. Anche per andare a bere in Osteria! Poco prima di tornare a casa, l’ultimo bicchiere si beveva quasi in sella, o per meglio dire… con un piede nella staffa!
2 – Che cosa c’è dentro lo Champagne?
Non affrettatevi a cercare vitigni improbabili, l’uva Champagne non esiste! Lo Champagne si ottiene principalmente da: Pinot Nero, Pinot Meunier, Chardonnay, Pinot Bianco, Petit Meslier e Arbanne.
3 – Un abbinamento perfetto con i funghi?
Le Bollicine! I funghi si prestano a diversi tipi di preparazioni, in particolare a sughi ricchi e gustosi per primi piatti ricchi di sapore. Ossidano molto facilmente, quindi è preferibile non cuocerli troppo. Hanno un retrogusto dolce, accompagnato a una sapidità appena accennata (quando non del tutto assente). Un abbinamento perfetto? Fettuccine ai funghi porcini e Pinot Rosé!
4 – Mille modi di fare aperitivo
Non ti fermare ai soliti cocktail: le Bollicine sono uno degli ingredienti più ricchi di personalità per cocktail perfetti! Spritz, drink a base di Prosecco, Bellini… le ricette sono moltissime e il piacere di sposare i nostri vini più amati a ingredienti insoliti regala freschi brindisi da ricordare. Una ricetta semplice semplice? Negroni Sbagliato: Spumante, Martini Rosso e Bitter Campari in pari quantità, mescolare, versare e brindare!
5 – Pesce fritto e bollicine
Il fitto di pesce, che si tratti di molluschi o della tradizionale paranza, è sapido: la panatura croccante, il sapore dei vari pesci e il sale conferiscono a questo piatto stuzzicante un sapore importante, pieno e riconoscibile. Le Bollicine sono perfette per attenuare le sensazioni untuose derivanti dall’olio di cottura: freschezza e leggera acidità sono ideali per raggiungere tale scopo. L’armonia che si viene a creare è ottima: se scegli un Valdobbiadene, indimenticabile!
6 – Da quando il Prosecco è DOC?
Nella selva delle infinite denominazioni che attestano la ricchezza del patrimonio enologico nazionale, non tutti i vini sono nati con la sigla DOC bene in mostra sull’etichetta. Forse farai fatica a crederlo, ma il Prosecco fino al 2009 era una IGT, non una DOC.
7 – Perché lo spumante è Brut?
Il termine Brut non ha nulla a che vedere con l’estetica della bottiglia! In enologia questa parola indica l’assenza di dolcezza, ovvero di zucchero. È un sostantivo di origine francese: significa grezzo, crudo. Acquisisce con il passare del tempo anche l’accezione di puro. Insomma, un vino Brut è poco dolce, ha il brio delle bollicine ed è un piacere purissimo!
8 – Finché c’è Prosecco c’è speranza
Non è un proverbio veneto, ma il titolo di un film giallo da poco uscito nelle sale italiane. Tratto dall’omonimo romanzo di Fulvio Ervas del 2010, è l’opera prima del regista Antonio Padovan, veneto trapiantato da anni a New York. Giuseppe Battiston interpreta l’ispettore Stucky, maldestro investigatore alle prese con un misterioso caso di suicidio cui fanno seguito omicidi, che sembrano essere a esso collegati. Ambientato tra botti, cantine, filari e confraternite di saggi amanti del vino, Finché c’è Prosecco c’è Speranza è un film dal ritmo volutamente rilassato, che lascia spazio a sguardi pieni di meraviglia per un territorio ricco di scenari suggestivi.
9 – Risotto e bollicine
Prepara un risotto con le Bollicine: non sono nel bicchiere, ma anche in cottura! I profumi che riuscirai a evocare saranno unici e irresistibili, e la cremosità finale che riuscirai a ottenere non avrà paragoni. Prova uno stuzzicante Risotto con le fragole bagnato da un Pinot Spumante Brut, oppure un più tradizionale Risotto con i funghi al profumo di Prosecco: successo assicurato in cucina e in tavola!
10 – Quali bollicine per Panettone e Pandoro?
È ormai quasi un mantra: con i dolci niente Bollicine! O per meglio dire, non tutte le Bollicine. Con Panettone e Pandoro è perfetto il Moscato Spumante, dolce al punto giusto. Ti suggeriamo altre due etichette da provare con i dolci natalizi della tradizione (e non solo): Fragolino, rosso inatteso capace di regalare intense armonie di dolcezza, e Viulet Rosato, un rosé dall’anima zuccherina, perfetto da stappare quando in tavola arrivano i dessert più amati!
Photo credits: Luca Nebuloni e Nicola since 1972 on VisualHunt / CC BY