Che cosa fa di un vino un buon vino? I criteri sono molti, non ultimo il riconoscimento di qualità attribuito dalla giuria di premi internazionali. I vini Giordano prendono parte da anni ai più prestigiosi concorsi enologici, riuscendo in ogni competizione a distinguersi per le proprie caratteristiche. Non sono soltanto i concorsi a mettere in luce il buono che c’è nei nostri vini: Luca Maroni, prestigiosa firma dell’enologia italiana, ha attribuito ai nostri vini menzioni di pregio e punteggi da veri campioni.
Giordano, eccellenti valutazioni e premi internazionali
Come funzionano i principali concorsi enologici internazionali
Il vino è una cosa seria: per garantire che venga rispettato, importanti organismi nazionali e internazionali stabiliscono criteri di valutazione e attribuzione di giudizio severi e condivisi. In linea di massima, le manifestazioni internazionali utilizzano 3 criteri principali per esprimere i propri giudizi sul vino.
1. Campioni sfusi
Il vino che i partecipanti intendono sottoporre al giudizio degli organizzatori viene generalmente spedito privo di elementi di riconoscimento. Le bottiglie non sono abbigliate (non presentano etichetta), ma, in alcuni casi, soltanto un’indicazione del varietale e la provenienza del campione. Questo metodo è stato introdotto per evitare pregiudizi: un produttore affermato, noto e generalmente considerato bene nell’ambiente potrebbe indurre i giudici a esprimere un giudizio polarizzato. Troppo benevolo, se vicino alle simpatie del panel di assaggiatori; eccessivamente severo, se lontano dal gradimento dei giurati per ragioni diverse dalla qualità del prodotto.
2. Panel di professionisti
I vini vengono degustati da professionisti del settore: i panel spesso sono molto numerosi, eterogenei e contraddistinti da una spiccata componente di internazionalità. Vi sono esperti di vino di varie nazioni, con curricula di assoluto rispetto. I panel effettuano le degustazioni alla cieca, ovvero senza conoscere i produttori dei vini che assaggiano. Le valutazioni possono richiedere più di una sessione di degustazione: più alto il numero di campioni da valutare, più lunghi i tempi necessari per eleggere i migliori. Di quanti assaggi stiamo parlando? In alcune occasioni… migliaia di vini!
3. Basso numero di riconoscimenti sul totale dei prodotti presentati
Quando i campioni arrivano nel calice dei degustatori e superano una prima selezione, viene loro attribuito un punteggio. Scala di valori e criteri d assegnazione possono essere differenti, a seconda della competizione, ma i premi hanno in comune delle fasce di valutazione che garantiscono ai vini giudicati idonei l’attribuzione di un premio. Facciamo un esempio: un ipotetico concorso internazionale potrebbe utilizzare una scala di valore da 1 a 100. Per avere una medaglia di bronzo il vino deve ottenere un punteggio compreso tra 70 e 79, per la medaglia d’argento tra 80 e 89 e per l’oro una valutazione di 90 – 100 punti. Tra tutti i campioni presentati soltanto un quinto dei vini potrà andare a medaglia: se ve ne fossero di più, soltanto quelli che si sono particolarmente distinti per valutazioni ulteriori rispetto ai punti la meriteranno.
Luca Maroni, analista sensoriale
Luca Maroni, firma di prestigio della scena enologica italiana, ha da tempo intrapreso un capillare lavoro di mappatura delle migliori etichette che ogni anno lasciano la cantine italiane. Nel suo Annuario valuta e seleziona centinaia di prodotti, stagione dopo stagione, attribuendo un punteggio espresso in centesimi valutato secondo una metodologia di giudizio da lui stesso elaborata.
Le 3 definizioni di bontà
Luca Maroni definisce buono un vino che esprima un rapporto bilanciato tra le 3 principali caratteristiche di base: Consistenza, Equilibrio e Integrità. Ciascuna componente deve essere bilanciata e netta. La Consistenza, all’interno di questa metodologia, è l’insieme delle caratteristiche che costituiscono un vino, l’anima stessa del vino: un vino consistente ha colore, sapore, profumo e impressioni al palato molto espressivi, netti. L’Equilibrio rivela il rapporto tra dolcezza (o morbidezza) di un vino e acidità / amarezza: la prima deve essere sempre superiore alla somma delle altre due caratteristiche. L’Integrità del vino consiste nella capacità che ha di mantenere chiara in assaggio la percezione del frutto che lo costituisce, e dunque l’assenza di sapori altri rispetto a quelli dell’uva. Non in assoluto, ma a un primo assaggio questo deve spiccare. Ogni caratteristica viene valutata con un massimo di 33 punti. La somma delle valutazioni definisce il punteggio attribuito da Luca Maroni al vino analizzato.
Giordano Vini, i nostri capolavori
Ora che sai come funzionano i principali concorsi enologici internazionali, e come Luca Maroni effettua la valutazione dei vini, metti alla prova le nostre etichette più blasonate!
Esclusivo Etichetta Oro Rosso Puglia IGT
“Un vino di eccellente concentrazione: armonioso, equilibratissimo al sapore. Ls sua potenza amplifica la suadenza ed è di grande pulizia e cristallino all'olfatto”.
Meritevole di 84/100 punti al Berliner Wein Trophy 2018, questo gioiello delle cantine Giordano di Torricella affianca ai sentori tipici dell’uva importanti pennellate di gusto, derivanti dall’affinamento nel legno. Maestoso.
“Morbidezza e suadenza in bella polpa. Denso, avvolgente, fragrante, un gran vino”.
Un bianco sensuale e profumato, da 93/100 punti Luca Maroni. L’origine salentina gli conferisce carattere, aromi e un gusto memorabile. Setoso al palato, come stoffa pregiata. Da provare con insalata di polpo o salmone marinato con limone e aneto. Travolgente.
Rosé Vino Spumante Millesimato
“Il perlage carezzevole e il dialogo costante tra arancio e lampone ne definiscono il carattere apertamente espressivo. Chiarissimo, sensuale, frutto di mirabile vinificazione”.
La tempestività in vinificazione concede al vino una rara portata espressiva, restituendo assaggio dopo assaggio preziosi e piacevoli momenti di piacere. Perfetto per l’estate, è un rosato di gran stoffa. Spumeggiante.
Eventus Bianco
“Il suo aroma risplende per fragranza e la bella ricchezza estrattiva esalta la percezione dell'equilibrio del suo sapore. Un bianco di eccezionale morbidezza espressiva”.
Moderno, versatile e insolito: il bianco che non ti aspetti, capace di conquistare anche gli appassionati più esigenti. Esclusiva del catalogo Giordano, l’Eventus mantiene tutte le promesse di un bouquet articolato, ispirato e ampio. Medaglia d’argento al Vinalies Internationales Paris. Memorabile.
Primitivo di Manduria DOC
"Polposo, armonioso, potente in tannino eppur avvolgente al palato. Una crema di mora e di dolci spezie del rovere di grande integrità e di mirabile persistenza d’aroma".
Semplicemente Primitivo: cattura l’essenza di un varietale di assoluta potenza espressiva, esplode nel calice in un conturbante inseguirsi di note aromatiche e profumi di frutto e spezie. Medaglia di Bronzo all’International Wine Challenge di Londra, dà lustro alla tavola che lo ospita, seducendo con carattere i Wine Lovers più autentici. Monumentale.