Il vino è donna, e lo è sempre di più! Una grande passione che ci accomuna tutti continua a far breccia nel cuore dell’altra metà del cielo. Cresce il numero delle Sommelier, sempre più preparate e sempre capaci di stupire con scelte stimolanti e riuscite. La Festa della Donna si avvicina: per questo abbiamo deciso di dare voce alle etichette amate dalle donne, e ai consigli delle nostre clienti più preparate e appassionate.
Perché in fondo, chi dice che il vino deve sceglierlo sempre lui?
Vino al femminile: i nostri consigli per stappare felici
Prima di scegliere
Julia Oudill, Head Sommelier presso Campagnie des Vins Surnaturelle a Londra, ha un’idea chiara di come debba essere un buon vino.
“[…] non dovrebbe essere solo per persone che possono spendere 500 euro a bottiglia".
Punto di partenza condivisibile: il vino è uno dei piaceri della vita, prezzi proibitivi che ne limitino l’accessibilità non fanno bene a chi lo vive come una passione. Non sempre un vino caro è un vino buono, e non sempre un vino dal prezzo in apparenza basso è un vino cattivo. Bisogna scegliere con accortezza, tenendo conto di molti fattori: una appassionata sa bene quali consigli seguire per capire se un vino è buono, e saprà fare la scelta giusta senza fermarsi al nome in etichetta o al prezzo!
Accostamenti armonici
Abbinare il vino è una vera e propria arte. Sono 3 le scuole principali, che forniscono indicazioni preziose su come muoversi quando in tavola si deve stabilire quale bottiglia stappare: la Scuola Italiana, quella Francese e quella Inglese. Soffermiamoci sulla terza, e sulle parole dei suoi ideatori Cyril ed Elizabeth Ray:
“Ciascuno di noi deve lasciarsi guidare dal proprio gusto personale e dalle proprie preferenze […]”.
Tra bicchiere e calice nessun contrasto, solo una costante armonia di sapori. Una selezione attenta significa anche mettere in contrasto, ma in modo armonico. Siamo impazziti? Assolutamente no! Ecco un esempio per spiegare un wine pairing nel quale l’armonia è appunto data dai contrasti. Prendiamo un formaggio erborinato dal gusto intenso e marcato, con una chiara componente grassa. L’abbinamento per contrasto prevede di stappare un vino asciutto, duro, dai tannini importanti. Tali caratteristiche mitigheranno l’eccessiva untuosità del formaggio e al tempo stesso renderanno più piacevole l’assaggio. Consigliamo un Barolo DOCG, vino austero e blasonato: una scelta da vera intenditrice!
Bianchi e Bollicine? Sì, ma anche Rosé e…
Il mondo del vino, a volte, rischia di ripiegarsi un po’ su se stesso, alimentando cliché e falsi miti. Sul rapporto tra vino e donne, poi, la lista delle approssimazioni è molto lunga. Se è vero che i numeri mettono in evidenza una leggera preferenza da parte delle appassionate per vini bianchi e bollicine, un tale orientamento non esclude una passione sincera anche per altre etichette. I rosati, specialmente quelli più intriganti e meno comuni, sono sempre una buona scelta. Anche i rossi meritano attenzione, e tra questi spiccano per preferenza Barbera e Chianti. Il Prosecco è eterno amore (e non solo per il pubblico femminile). Infine, nelle occasioni più speciali nessuna intenditrice disdegnerebbe un Amarone della Valpolicella, vero pilastro del vino Made in Italy.
Dai spazio al tuo sesto senso!
Quando si sceglie il vino da stappare, lasciarsi guidare dall’intuizione e dall’ispirazione non è mai una cattiva idea. E in questo le donne hanno una tale sensibilità da saper individuare sempre il miglior accostamento possibile. La regola? Abbandonare i luoghi comuni e prepararsi a brindare con etichette semplicemente indimenticabili. Anche perché, come dice Cinzia...
"C'è qualcosa nella vita che non merita un brindisi?"